02/06/03 Car?Alto
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Proprio mentre preparo lo zaino, convinto di essere da solo per la superclassica salita al San Matteo via Gavia, suona il cellulare e Claudio (sentito poco prima e indaffarato in banchetti...) mi domanda quali sarebbero di preciso i miei progetti. " Se sono da solo, mi dirigo verso il San Matteo ma se siamo in due ho in mente anche altro, di pi?gagliardo... tipo il Car?Alto". Come spesso succede, il richiamo ?forte per tutti, cos?l'indomani mattina siamo in due alla volta del Car? La prima sorpresa arriva una volta in val Borzago, dove il parcheggio posto a 1250 metri invece che al termine della strada ci costringe ad allungare l'itinerario di circa mezz'ora. La salita al rifugio Car?Alto si snoda su uno scomodissimo ed a tratti ripido sentiero che rappresenta un vero massacro per le gambe (e lo sar?ancor di pi?in discesa). Al rifugio breve pausa per "vestizione" ed eccoci pronti a calarci per un insidiosa cengia esposta ed innevata alla volta della Vedretta di Niscli raggiunta la quale calzeremo finalmente gli ski. Il cielo ?piuttosto bizzarro: d'avanti a noi il ghiacciaio ?illuminato da un bel sole splendente, mentre alle nostre spalle cumuli minacciosi promettono guerra. Proseguendo per ripidi pendii finalmente si guadagna quota e lo stupendo profilo del Car?/a> ci da la carica giusta per continuare. La salita adesso ? piuttosto comoda e ci conduce ai piedi della ripida "Pala" che difende l'accesso alla vetta. Abbandoniamo gli ski e ci portiamo all'attacco della cresta nord-ovest, inizialmente piuttosto facile , poi ghiacciata e ripida quel tanto che basta per farci imbracciare la piccozza. Superato un caratteristico tratto roccioso, ecco di fronte a noi il tratto finale della cresta , quello che unisce l'anticima alla vetta vera e propria. Un centinaio di metri di affilata ed esposta lametta resa insidiosa dall'inconsistenza della neve. Ci leghiamo e proseguiamo imperterriti: vogliamo entrambi raggiungere la croce. Man mano che ci avviciniamo alla vetta, la visibilit?diminuisce fino ad essere praticamente nulla in cima. Bella soddisfazione, non riusciremo neanche a vedere la Val di Fumo ne nient'altro. Non ci resta che avviarci ad una rapida discesa sperando che la visibilit?migliori almeno nel tratto sciistico. Detto-fatto: calzati gli sci veniamo nuovamente illuminati dal sole, che ci garantir?una bellissima discesa su neve estiva fino alla base della cengia sottostante il Bus del Gat. Rimessi gli sci nello zaino, ci attende una faticosissima discesa fino alla macchina dove arriviamo a partita quasi iniziata... che partita? Lo spareggio-salvezza tra Reggina e Atalanta che risulter?poi essere la ciliegina sulla torta, ( e mi dispiace per gli amici bergamaschi) in una giornata da incorniciare! |
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by Domenico |
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