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progetti, sogni... il thread di un forum; durante il ritorno in
macchina pensieri veloci sfrecciano e sollevano le foglie cadute
sui ricordi. Alcuni vecchi di anni, alcuni recenti, altri
immotivatamente ritenuti irrealizzabili. No, non era questo il
"sogno base". Bisogna tornare indietro di alcuni anni,
per acciuffarlo. In Albigna, nel febbraio'98. Io e Giorgio
siamo qui per scalare le sue bellissime cascate... andiamo
in perlustrazione alla Nord di Cima Cantone, spettacolare come
l'avevamo vista in una foto, ma troppo carica di neve. Io non so
ancora cosa sia lo scialpinismo, ma mentre arranchiamo con le
ciaspole immagino come sarebbe l'avvicinamento a
quella parete con gli sci, la sua salita e la successiva discesa
per la bellissima via normale... Questo era il sogno di
"infante" dell'alpinismo; il progetto realizzato dello
scialpinista "navigato", per fatalità, è stato un
itinerario ambito, caldeggiato da Rob insistentemente, al quale io
ho abbinato il desiderio di non abbandonare gli sci in questa
magnifica stagione. Accontentato lui che voleva salirla,
accontentato io che volevo ancora sciare... Condizioni
ottimali, tempo splendido...un solo neo: il rifugio Denza
strapieno in ogni ordine di posti. Ma ormai siamo convinti
sulle nostre intenzioni, per cui è ora di inaugurare la mia nuova
tenda TNF e accostarla a quella del Rob, per un totale di 4 posti
letto confortevoli, con vistalago e silenzio assoluto...
particolari che la folla del Denza non può neanche immaginare. La
salita dal parcheggio è stata relativamente veloce, ma le spalle
hanno sofferto per il peso spropositato degli zaini che, colmi di
materiale da scialpinismo, da nord e da bivacco, erano più simili
ad armadi stagionali vaganti. Troviamo una radura tra le prime
lingue di neve a monte del rifugio e ci sistemiamo. Come già
detto sistemazione idilliaca. Dopo un pomeriggio trascorso tra
riposi e preparativi, la sera vien prestol'ora della nanna: la
sveglia puntata alle 3 non da alternative. Alla luce delle
frontali, tracciamo la nostra pista verso la parete. Lo zaino è
pesante, ma raggiungiamo l'attacco in poco più di un ora e mezza,
riprendendo il "gruppo" partito in volata un'ora prima
di noi dal Denza. L'adrenalina tracima. Ci attrezziamo per la
salita, spalliamo gli sci sotto i tanti sguardi stupiti di altri
alpinisti e ci avviamo verso la conquista del nostro piccolo
paradiso. La progressione è facile seppur su pendenze
moderatamente ripide fino ai due terzi del tracciato. Una piccola
scarica di sassi (che tanto per gradire mi colpisce sulla mano)
dalla parete di dx ci da la sveglia. In corrispondenza del tratto
più ripido comincia ad affiorare il ghiaccio. Continuiamo di
conserva per non perdere tempo, e una trentina di metri in piolet
traction ci regalano quel buon sapore di nord che tanto cercavamo.
Abbattendosi il pendio la neve comincia a diventare più alta,
mantenendosi costante anche nell'ultimo tratto, molto ripido, che
porta poco sotto la vetta. Rob insieme ad Andrea per
esigenze scenografiche sono usciti e si abbassano sulla cresta
sommitale per riprenderci nell'ultimo tratto di salita. Dalla
sommità la parete fa un certo effetto. Pochi metri e raggiungiamo
l'affollata vetta con splendido panorama a 360°. Le
congratulazioni e un boccone sono d'obbligo. Possiamo dunque
iniziare la nostra discesa. Scendendo notiamo altri escursionisti
che salgono lungo la bella via normale dal rifugio Segantini.
Manteniamo gli sci nello zaino per superare il tratto roccioso
della vetta per calzarli una volta in cresta. Che bello scivolare
ancora sul manto candido a fine Giugno...
Una breve risalita alla sella Freshfield è di preludio alla
discesa vera e propria sui pendii stupendi che conducono al Passo
Cercen prima e al fondo del ghiacciaio poi. Raggiungiamo
sciaipiedi il nostro campobase dove espletiamo i lavori di
disarmo, riequipaggiamento zaino e varie. Il sentiero ci riporta
verso il parcheggio mentre decine (a dire il vero meglio dire più
di un centinaio) di turisti lo percorrono in salita. La frase più
ricorrente vedendoci è stata "...con gli scarponi,
addirittura!!!", noi sorridiamo, e ci voltiamo di tanto in
tanto per osservarla...sembrava impossibile, invece è fatta. Al
prossimo sogno! scarica
il videoclip (© Roberto Boletti) della Nord della Presanella
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