Posizionati sulla foto per visualizzare la didascalia                                           25-26/06/04 Presanella

 

Il nostro Hotel*****




Alla crepaccia terminale della parete




la fila in parete...




Rob e Andrea verso l'uscita diretta




Rob e Andrea sulla cresta finale




Alpinisti salgono sulla via normale dal rifugio Segantini




La Presanella dalla Sella di Freshfield




Rob scia tra i crepacci

... progetti, sogni... il thread di un forum; durante il ritorno in macchina pensieri veloci sfrecciano e sollevano le foglie cadute sui ricordi. Alcuni vecchi di anni, alcuni recenti, altri immotivatamente ritenuti irrealizzabili. No, non era questo il "sogno base". Bisogna tornare indietro di alcuni anni, per acciuffarlo. In Albigna, nel  febbraio'98. Io e Giorgio siamo qui per scalare le sue bellissime cascate... andiamo  in perlustrazione alla Nord di Cima Cantone, spettacolare come l'avevamo vista in una foto, ma troppo carica di neve. Io non so ancora cosa sia lo scialpinismo, ma mentre arranchiamo con le ciaspole immagino come sarebbe l'avvicinamento a quella parete con gli sci, la sua salita e la successiva discesa per la bellissima via normale... Questo era il sogno di "infante" dell'alpinismo; il progetto realizzato dello scialpinista "navigato", per fatalità, è stato un itinerario ambito, caldeggiato da Rob insistentemente, al quale io ho abbinato il desiderio di non abbandonare gli sci in questa magnifica stagione. Accontentato lui che voleva salirla, accontentato io che volevo ancora sciare...

Condizioni ottimali, tempo splendido...un solo neo: il rifugio Denza strapieno in ogni ordine di posti.  Ma ormai siamo convinti sulle nostre intenzioni, per cui è ora di inaugurare la mia nuova tenda TNF e accostarla a quella del Rob, per un totale di 4 posti letto confortevoli, con vistalago e silenzio assoluto... particolari che la folla del Denza non può neanche immaginare. La salita dal parcheggio è stata relativamente veloce, ma le spalle hanno sofferto per il peso spropositato degli zaini che, colmi di materiale da scialpinismo, da nord e da bivacco, erano più simili ad armadi stagionali vaganti. Troviamo una radura tra le prime lingue di neve a monte del rifugio e ci sistemiamo. Come già detto sistemazione idilliaca. Dopo un pomeriggio trascorso tra riposi e preparativi, la sera vien prestol'ora della nanna: la sveglia puntata alle 3 non da alternative. Alla luce delle frontali, tracciamo la nostra pista verso la parete. Lo zaino è pesante, ma raggiungiamo l'attacco in poco più di un ora e mezza, riprendendo il "gruppo" partito in volata un'ora prima di noi dal Denza. L'adrenalina tracima. Ci attrezziamo per la salita, spalliamo gli sci sotto i tanti sguardi stupiti di altri alpinisti e ci avviamo verso la conquista del nostro piccolo paradiso. La progressione è facile seppur su pendenze moderatamente ripide fino ai due terzi del tracciato. Una piccola scarica di sassi (che tanto per gradire mi colpisce sulla mano) dalla parete di dx ci da la sveglia. In corrispondenza del tratto più ripido comincia ad affiorare il ghiaccio. Continuiamo di conserva per non perdere tempo, e una trentina di metri in piolet traction ci regalano quel buon sapore di nord che tanto cercavamo. Abbattendosi il pendio la neve comincia a diventare più alta, mantenendosi costante anche nell'ultimo tratto, molto ripido, che porta poco sotto la vetta. Rob insieme ad  Andrea  per esigenze scenografiche sono usciti e si abbassano sulla cresta sommitale per riprenderci nell'ultimo tratto di salita. Dalla sommità la parete fa un certo effetto. Pochi metri e raggiungiamo l'affollata vetta con splendido panorama a 360°. Le congratulazioni e un boccone sono d'obbligo. Possiamo dunque iniziare la nostra discesa. Scendendo notiamo altri escursionisti che salgono lungo la bella via normale dal rifugio Segantini. Manteniamo gli sci nello zaino per superare il tratto roccioso della vetta per calzarli una volta in cresta. Che bello scivolare ancora sul manto candido a fine Giugno...
Una breve risalita alla sella Freshfield è di preludio alla discesa vera e propria sui pendii stupendi che conducono al Passo Cercen prima e al fondo del ghiacciaio poi. Raggiungiamo sciaipiedi il nostro campobase dove espletiamo i lavori di disarmo, riequipaggiamento zaino e varie. Il sentiero ci riporta verso il parcheggio mentre decine (a dire il vero meglio dire più di un centinaio) di turisti lo percorrono in salita. La frase più ricorrente vedendoci è stata "...con gli scarponi, addirittura!!!", noi sorridiamo, e ci voltiamo di tanto in tanto per osservarla...sembrava impossibile, invece è fatta. Al prossimo sogno!

scarica il videoclip (© Roberto Boletti) della Nord della Presanella

La spettacolare parete nord-est della Presanella




Il tratto iniziale della parete sopra la terminale




Si comincia ad intravedere l'ultimo ripido tratto




Lorenzo esce dal ripido scivolo




I 3 conquistatori sullo spallone finale...




Dalla vetta panorama sull'Adamello




La cresta che conduce alla Sella di Freshfield




I pendii sottostanti la Sella di Freshfield




                                                                                                                                              by Domenico

                                                                                                                  
Partecipanti: Rob, Lorenzo, Andrea, Dome

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