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Posizionati sulla foto per visualizzare la didascalia                                           15/01/05 Piz Cavrin
Leggi su Bike Board la storia dal punto di vista di Mau

 

Al lago di Scais, vista sui colossi delle Orobie



Il monte Motta di Scais



Mau risale il ripido canale



Vista dall'alto...



Dalla vetta: il Diavolo di Tenda



Aurelio inizia la discesa



Surfando controluce



Il Monte Disgrazia e la Valle di Scais

il programma prevedeva un canalone orobico...il Torena o il Druet... invece un amico mezzo extra mezzo terrestre mi propone-impone la salita ad un'altra selvatica orobica; la compagnia vale la candela, per cui...

Siamo solo in tre sull'auto che, lungamente, ci porta verso la centrale di Vedello, in Val di Scais. La meta ?il Piz Cavrin, gita definita "per appassionati". Spesso questa definizione viene usata a sproposito, questo ?uno di quei casi. Risaliamo la strada innevata che, dalla centrale sale fino ad Agneda, un borgo che in passato era abitato perennemente dagli operai che estraevano l'uranio dalla miniera appollaiata in un vallone che dalle pendici della Cima Soliva scende in Val Vedello. Adesso ? un pittoresco villaggio di seconde case che, nella stagione invernale, acquista il fascino dell'isolamento dettato dai rigori della stagione. Lo attraversiamo veloci, Mau ed io, mentre Aurelio si attarda in compagnia di Oscar e Franco, trovati per caso nella stessa valle e che verranno con noi (?) sulla stessa cima. Dopo la spianata posta a monte del villaggio, la strada comincia a salire decisa e ben pistata alla volta del Lago di Scais semigelato. La giornata ?molto rigida, il sole un miraggio lontano, sulle spelacchiate cime delle Retiche. Continuiamo sempre sulla stradina che costeggia il lago, ora meno battuta, per entrare in Val Vedello. La visuale ?stupenda, selvaggia, chiusa sul fondo dalla mole rocciosa del Pizzo del Salto, con la sua severa parete nord. Dopo una brevissima sosta con torroncino calabrese, riprendiamo a salire inoltrandoci in un vallone che rapidamente porta ad un bellissimo anfiteatro semipianeggiante posto ai piedi dell'ultimo ripido canale che scende dalla cima del Piz Cavrin. Prendiamo a salirlo mentre due scialpinisti lo scendono... a scaletta... orribile visione e fastidioso presagio. Alla mia domanda sulla qualit?della neve il primo di loro mi risponde che non c'? niente da sciare. Contrariato prendo gli sci in mano e li porto su, fino a met?mentre Mau, dopo essersi ramponato, raggiunge l'omino di vetta con la sua tavola sulle spalle. Siamo finalmente illuminati dal Sole, dopo tre ore e quaranta di tetra ombra. Scatti di rito, Consueta identificazione delle vette e, mentre ingurgitiamo cibarie, compagnia che aumenta man mano che passano i minuti. Per fortuna che era una montagna per appassionati, vuol dire che ce ne sono molti o forse ci siamo trovati tutti qui per caso! Anche Aurelio fa capolino dal canalino e ci raggiunge in vetta. Possiamo quindi allestirci per la discesa. Salutiamo tutti e ci rechiamo all'imbocco del canale. Mentre scendo a piedi capisco che la qualit?della neve ?buona, e mi avrebbe permesso di scivolare in scioltezza lungo i 35/40?della giostra. Mau, vecchio volpone delle nevi, ha gi?la tavola ai piedi in cima al canale, mentre Aurelio poco pi?sotto imposta le prime curve e io ancora pi?sotto metto gli sci ai piedi. E op op, su neve ora farinosa ora portante si inizia la discesona di 1695 metri. A turno ci diamo il comando per poter fotografare le evoluzioni degli altri, scegliendo le linee ideali tra dossi polverosi e canali levigati dal vento. La libidine ?doppia, tripla, quando tra i dossi non vi sono tracce di passaggi precedenti. Imbocchiamo un canalino e una paginona, una spalla e una valletta... raggiungiamo il fondo della valle tra salti e cadute, risate e racchettate. Adesso rimane la strada, gi? scorrevole e divertente fino al lago, pista da "libera" fino alla piana di Agneda, da fondo skettinato fino al paese, carreggiata e ghiacciata fino alla centrale e all'auto...lunga e pianeggiante quella che ci riporta allo smog delle nostre citt?

L'imponente nord del Pizzo del Salto



Dall'ultimo anfiteatro, il canale finale del Cavrin



Dalla vetta: il Redorta



Dalla vetta: la Val Seriana



Mau inizia le danze



Mau svolazza...



Nel settore mediano della discesa



Luci ed ombre...


                                                                                                                                              by Domenico

                                                                                                                  
Partecipanti: Mau, Aurelio, Dome

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