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Posizionati sulla foto per visualizzare la didascalia                                                                         15-16/08/05 Traversata dei Lyskamm

 

il sentiero che rimonta lo stolemberg...

La mattina la partenza promette bene...

nei pressi della Roccia della Scoperta si innalza davanti a noi la spettacolare cresta

Lorenz nel tratto semipianeggiante della cresta

sosta aerea...

Dal Lyskamm Orientale le vette del Rosa dalla Parrot alla Vincent

Il Lyskamm orientale, visto dall'occidentale

Il Mishabel

Il Castore

L'arrivo al rifugio Sella

Una stagione decisamente sotto tono, poche realizzazioni, altrettante poche uscite, entusiasmi di conseguenza in linea con essa. Al ritorno dal mare la promessa di effettuare qualcosa di importante alla prima occasione favorevole. La meteo sembra favorevole in occasione del ferragosto... si parte!

 

Dato lo scarso allenamento e gli zaini simil-zavorra, decidiamo a priori di usufruire degli impianti di risalita, che saranno poi l'unica spesa di questa due giorni sul Rosa. E si perch? tenendo fede alla promessa di non usufruire pi?dei rifugi, io e il Lorenz ci siamo armati di pala, sacchi a pelo, sacchi da bivacco e quant'altro necessario per passare una notte all'aperto. Le premesse, una volta arrivati a Gressoney, non sono allettanti. Fa piuttosto fresco e il vento forte blocca la corsa della cabinovia che conduce al Passo dei Salati. Attendiamo per qualche ora, poi si parte. In quota la temperatura ?pi?tardo-autunnale che estiva, ma restiamo fermi sulla nostra decisione. Risalite le roccette attrezzate con canapone che adducono al ghiacciaio posto sopra il rifugio Mantova, decidiamo di non proseguire, a causa del forte vento e delle minacciose nubi che avvolgono i pendii sopra il rifugio Gnifetti. Piazzeremo qu?i nostri sacchi, a quota 3532. E' la prima volta che bivacchiamo all'aperto a tale quota, di conseguenza i preparativi ci impegnano per buona parte del pomeriggio. Dopo una cena consumata nel tardo pomeriggio il tempo peggiora e il nevischio che ci aveva tenuto compagnia fin adesso, si trasforma in neve. Alle 18:00 non ci resta altro da fare se non infilarci nei nostri sacchi. Si annuncia una lunga attesa, ma tant'? Alle 04:00 decidiamo di saltar fuori: la temperatura ?di -7°C, ma il cielo ?totalmente sgombro e le stelle luminosissime. Dopo lunghi preparativi per far colazione e risistemare gli zaini, alle 05:30 ci mettiamo in marcia. Il ritmo ?buono, e riusciamo a superare molte delle numerosissime cordate che viaggiano incolonnate verso la Capanna Margherita. Il morale ?alto. In prossimit?del Colle del Lys usciamo dalla traccia autostradale e puntiamo alla cresta est del Liskamm or.le. A tratti si sprofonda fino al polpaccio e la fatica non tarda a farsi sentire. Intanto il vento e il freddo non si attenuano. Neanche il sole che spunta alla Roccia della scoperta riesce a "scongelarci" e sopratutto non riesce a scongelare i nostri "Camel", ridotti allo stato di granita fino alle sacche poste dentro lo zaino. Capiamo che la disidratazione costituir?un ulteriore problema, ma proseguiamo. Superiamo in piolet traction il breve tratto ripido del crepaccio terminale e percorriamo la ripidissima cresta ghiacciata. Il vento ha levigato ben bene il versante nord della montagna rendendo la neve molto simile al ghiaccio. La marcia ?lenta sulle punte dei ramponi che spesso piegano le caviglie stante la durezza del terreno. Alcuni tratti sono esili e da percorrere sul colmo, ma risultano pi?comodi rispetto a quelli in mezzacosta sospesi sull'impressionante parete nord durante i quali ?necessario compiere ampi semicerchi con i piedi per non ramponarsi i polpacci.  Dopo quasi 5 ore mettiamo piede sulla vetta pi?alta. Sappiamo che il pi?? fatto, e meno male, dato che siamo inspiegabilmente stanchi. La discesa alla depressione posta tra le due vette ?comoda, cos?come la traversata alla vetta del Liskamm occ.le interrotta poco prima della cima da un salto roccioso di pochi metri, con un passo presumibilmente di III grado. La giornata continua ad essere splendida e quasi ci stupiamo per quante poche cordate abbiano intrapreso oggi questa bella traversata. Probabilmente il vento avr?scoraggiato i pi? fatto sta che, a dispetto delle nostre aspettative, abbiamo viaggiato con la vista di altri tre alpinisti che alternativamente stavano d'avanti o dietro a noi, fino alla vetta orientale e poi in solitudine fino a quella occidentale, incrociando in tutto altre tre cordate provenienti dal senso opposto. La discesa per la ripida pala ghiacciata del versante ovest non presenta difficolt? Giunti per?al bordo che divide il versante nord con quello sud, nello scavalcare il colmo cado (letteralmente) nella trappola della neve riportata dal vento e scivolo. Il tempo di reagire con la piccozza e mi sento appeso come una scamorza. Il Lorenz ha trattenuto la mia caduta anticipando il mio arresto. Da qui in poi la discesa non ha pi?alcuna difficolt?tecnica ne pericolo oggettivo, si transita attraverso la bella spianata glaciale del Colle di Felik per poi scendere i ripidi pendii rivolti a sud verso il rifugio Quintino Sella, normalmente popolato da alpinisti ed escursionisti provenienti da ogniddove. Da qui raggiungere il Colle di Bettaforca ?scomodo e faticoso, su cresta rocciosa ingombra di inutili canaponi, ripide tracce e  lunghi falsi piani, tanto che una volta tolto l'ingombrante zaino dalle spalle gli agonizzanti piedi massacrati dagli scarponi mi si sono buttati al collo per un abbraccio che sapeva, oltre che di ringraziamento, di velata minaccia a non trattarli mai pi?in questo modo!

 

 

il nostro giaciglio a 3550 metri...

la nostra prima meta: il Lyskamm orientale

il primo semplice ma esposto tratto di cresta

il Lyskamm orientale dal tratto semipianeggiante della cresta

Dalla vetta del Lyskamm orientale la facile quanto famigerata traversata al Lyskamm occidentale

Il Cervino

Il Vallese

La discesa dal Lyskamm occidentale

Scendendo al Passo Felik

Fine

                                                                                                                                              by Domenico

                                                                                                                  
Partecipanti: Lorenz, Dome

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