Numero 124
Nome Luca Colzani & Roberto Chittò
Posta elettronica grigna@on-ice.it
Nome gita Tentativo Punta Basei
Data 08/05/04

Regione

Valle d'Aosta
Via di salita dal Colle Nivoletta
Partenza Val di Rhemes-Thumel
Quota partenza 1868
Quota arrivo 3140
Dislivello effettivo 1300
Difficoltà F
Specifica difficoltà 30°--
Rifugio Rifugio Benevolo
Attrezzatura consigliata da alpinismo e da ciaspolatori
Rischio valanghe 2
Condizioni itinerario Pessime
Valutazione itinerario Buono
Commento Partiamo da Thumel in Val di Rhemes con l’intenzione di raggiungere una delle numerose cime fattibili dal Benevolo. Le cime sono già avvolte in una spessa cortina di nubi ma il cielo è ancora promettente. Ci incamminiamo e in un’ora siamo al Benevolo. Qui,il muffone del rifugista, ci sconsiglia vivamente la Calabre,sottovaluta il nostro passo con le ciaspole,dice che impiegheremmo almeno 5 ore. Allora ci consiglia la Punta Basei e, dato il tempo piuttosto incerto accettiamo il consiglio e ci dirigiamo quindi verso questa cima che era comunque nei programmi futuri. Procediamo spediti su neve dura coperta da 5 centimetri di farina,le ciaspole sarebbero di impiccio. Pian piano guadagniamo quota ma il tempo si guasta decisamente. Le cime più basse vengono ingoiate dalla nebbia e da lontano vediamo la bufera avvicinarsi. Un vento gelido da ovest ci sferza il viso e ci sbatte in faccia i primi fiocchi gelati. Con la speranza di una schiarita temporanea proseguiamo fino al Colle della Nivoletta (3130 m) dove inizia la cresta verso la Basei. Il vento è troppo forte e la bufera troppo intensa per proseguire. Anche i 4 scialpinisti che tentavano la stessa cima desistono. Messi tutti i vestiti che avevamo nello zaino iniziamo la discesa nella nebbia. La bufera ha già cancellato le tracce di salita e quindi scendiamo ad occhio……non c’è peggior situazione in montagna di questa. Forse saliamo anche per un breve tratto sul Ghiacciaio di Lavassey ( e chi se n’è accorto…) e comunque finalmente troviamo le tracce degli scialpinisti che avevano tentato la Punta Galisia. Arrivare al rifugio è lunga e quando lo vediamo non pensiamo ad altro che a un bel piatto di pasta rigenerante. La rifugista,anch’essa molto muffona ci porta delle lasagne. La sorpresa è quando chiediamo il conto. Un piatto di lasagne,3 coche e una fetta di strudel alla modica cifra di 28 € !….. Per non parlare poi dei 29 € di autostrada,cifra che in Svizzera si spende per un bollino annuale…. Insomma,son sempre più convinto che in certi rifugi non bisogna proprio entrarci e che in Val d’Aosta bisogna arrivarci tramite strade statali.
Data immissione 11/05/2004 18.39.47

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