| Commento |
Uscita di ripiego visto che un inconveniente alla sveglia del mio socio (si è rotta e non ha suonato alle 4) non ci ha permesso di andare a fare la cima prefissata ovvero il Pizzo Ferrè in Val Chiavenna.
Arrabbiato più che mai per il suo mancato appuntamento mi sono rifugiato sulla mia montagna che in inverno mi da tante soddisfazioni.
Son partito dal Cainallo,versante settentrionale del Grignone con un bel freschino dopo il temporale della notte.
Dopo aver raggiunto il rifugio Bietti ci si addentra in un vallone piuttosto selvaggio dove è facile incontrare branchi di camosci.Ci si alza verso il crestone che collega il Grignone con gli Scudi Tremare.
Attraverso ghiaioni si perviene al caminetto dove,con facilissima arrampicata,si guadagna una prima paretina attrezzata con catene.
La si supera e un breve tratto su sentiero conduce alla seconda paretina attrezzata.
In breve si è in cresta e restano solo 150 mm per arrivare al visibile rifugio Brioschi in vetta alla Grigna Settentrionale.
Arrivato al rifugio mi sono sobbarcato 4 ore di duro lavoro.Infatti ho aiutato il grandissimo rifugista Marco Berlusconi a trasportare tutto il materiale che dal basso arrivava su grazie alla teleferica.Ci sono scorte almeno fino alla fine dell'estate e secondo me anche oltre.
Discesa effettuata dalla via della "ganda" che ,dopo un primo tratto attrezzato conduce nella zona delle doline ancora ben piene di neve valanghiva.
Si giunge al rifugio Bogani e poi in circa 1 oretta si ritorna all'auto.
Comunque sia questo è un anno no,troppe coincidenze non ci permettono di fare quell'attività che ad esempio l'anno scorso ci ha permesso di salire ottime cime e ben 3 quattromila.Speriamo di rifarci il prossimo week end col Weissmiess,tempo permettendo ovviamente.
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