Numero 179
Nome franz
Posta elettronica rotanodari.f@irea.cnr.it
Nome gita Tour di arrampicate Dolomiti di Brenta
Data 02/08/04

Regione

Trentino
Via di salita Val Brenta, vie normali
Partenza Vallesinella
Quota partenza 1550
Quota arrivo 3178
Dislivello effettivo 1628
Difficoltà AD+
Specifica difficoltà 40°IV
Rifugio Rifugi Tuckett, Brentei e Pedrotti
Attrezzatura consigliata Normale da arrampicata su calcare, nuts, friends, cordini, casco, chiodi (eventuali), corda 60m, discensori ma anche picozza e ramponi per i tanti canali e campi di neve ancora presenti.
Rischio valanghe 0
Condizioni itinerario Eccellenti
Valutazione itinerario Eccezionale
Commento Ed eccoci finalmente a calcare le rocce…calcaree di questo fantastico gruppo a me ancora sconosciuto se non per una settimana bianca a Campiglio. Dopo la “stravaccata” del Carè Alto, (io, il Catena e la Carla: in soliti avventurieri...) ci risvegliamo al campeggio di Carisolo (presso Pinzolo) abbastanza tardi. Consultiamo la guida prestataci dal Toffa ed in breve troviamo la meta ideale per la giornata: il CASTELLETTO INFERIORE DI VALLESINELLA, 2601m, una “veloce” arrampicata valutata II, proprio sopra il rifugio Tuckett, raggiungibile in un paio d’ore per sentiero comodo. Quando vediamo il monolite, cominciamo a dubitare circa la facilità e sia circa la brevità…Attacchiamo muniti di tutto il materiale standard verso le 14. Si sale per un canale-camino che subito ci porta in parete a picco sul rifugio. I passaggi non son difficili ma espostissimi. L’attrezzetura in loco carente tant’è che dobbiamo fare abbondanti protezioni aggiuntive. Cambiato versante e tornati poi a picco sul rifugio (siamo già a 200 metri di altezza) per una cengia mozzafiato traversiamo tutta la parete e per delle rampe di ottima roccia giungiamo sulla cresta sommitale ed in breve alla vetta. Sono già le 18!!! E te credo abbiam fatto molti dei tiri singolarmente e non in conserva. L’incontro con il rifugista del Tuckett salito a controllarci ci sorprende…noi eravam bei tranquilli e stavam preparando le frontali…ma qua siam in Dolomiti e non si può… I giorni a venire, ci spostiamo al rifugio Brentei (ottimo e accogliente) e al rifugio Pedrotti. Il tempo ci è in ogni caso favorevole: la mattina regge quasi sempre, ma verso le 12 bisogna spicciarsi ad uscir dalle vie…molte doppie fatte sotto l’acqua!!!! Saliamo il CAMPANILE ALTO, 2937m, con difficoltà di II-III. Gran bella ascensione, non difficile, su roccia ottima, consigliabilissima. Unico inconveniente: un mio volo di 7 metri su un chiodo nel quale rompo il casco e perdo il cellulare che precipita per 500 metri. Me la cavo con un ematoma al fianco e qualche escoriazione. Riprendo subito l’arrampicata e raggiungo vittorioso la vetta. I giorni seguenti ci vedono sulla CIMA TOSA, coi suoi 3178 metri la più alta del gruppo di Brenta e che presenta una interessante via normale per un caminetto divertente. Siam poi sulla CIMA BRENTA ALTA, 2960, sopra la Bocca di Brenta (II); saliamo il breve ma interessantissimo CROZ DEL RIFUGIO PEDROTTI, 2615m, (120 metri di via di roccia ottima con entusiasmanti calate in doppia). Va precisato che tutte le difficoltà incontrate sono un poco superiori a quelle che si trovano dalle nostre parti: ci diceva un rifugista che la bravura degli scalatori del posto si misurava in quante più vie difficili si riuscivano ad aprire assegnando delle difficoltà minori delle reali…!!! Il successo maggiore poi arriva alla fine della settimana con la salita sabato, giorno del compleanno del Catena tra l’altro (quale miglior regalo…), del mitico CAMPANILE BASSO, 2883m. Il monolite più famoso delle Alpi che non necessita di presentazioni. Salita tosta in esposizione mozzafiato. Chiodatura buona. Un capolavoro di arrampicata considerato le difficoltà tutto sommato contenute (IV-IV+) per giungere su una cima apparentemente inaccessibile. 13 doppie da 25-30 metri (una fatta nel vuoto completo con “altalenamento” per andare a prendere l’anello due metri più spostato rispetto alla verticale della corda: adrenalina pura per i 200 metri sottostanti…) ci porteranno a valle. Non in orario però…tanto per cambiare. La salita che è data per 3 ore, va “ovviamente” moltiplicata per tre…questo è il numero dei partecipanti ed ogni tiro viene percorso quindi tre volte (indifferentemente se la corda è sotto o sopra..)…e il tempo passa…e le doppie sono 39…anche stavolta sotto l’ennesimo temporale che però ci aspetta solo alle 22, scenderemo per una canalone di neve con picca e ramponi alla luce delle frontali e dei lampi (per fortuna ancor lontani..). Insomma, una fantastica settimana grazie anche all’affiatamento ormai consolidato della compagnia. Devo dire grazie non tanto alle mie capacità ma ai miei valorosi e coriacei compagni all’altezza di ogni situazione!!!
Data immissione 09/08/2004 14.16.18

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