Numero 238
Nome Gruppo Ciaspolatori e Canalisti delle Grigne
Posta elettronica grigna@on-ice.it
Nome gita Mancata Cima Viola
Data 19/09/04

Regione

Lombardia
Via di salita normale
Partenza Arnoga- Parcheggio Altumera
Quota partenza 2080
Quota arrivo 3200
Dislivello effettivo 1200
Difficoltà PD
Specifica difficoltà --I
Rifugio Capanna Dosdè
Attrezzatura consigliata Un paio di scarponi che reggano all'urto di sassi e casco!
Rischio valanghe 0
Condizioni itinerario Pessime
Valutazione itinerario Discreto
Commento Partiamo io,il Roby e il Pero dal parcheggio di Altumera in Val Viola Bormina dopo un viaggio interminabile di 3 ore e mezza. Percorriamo per un pezzo la strada per il Rifugio Viola per addentrarci poi nella bellissima Val Cantone di Dosdè dominata dalle Cime di Lago Spalmo prima e dalla Cima Viola poi. Il sentiero sale dolcemente e non so,mi sento molto bene mentalmente,sarà l’aria dell’autunno che si respira,sarà che da un po’ di tempo non rimanevo a dormire in montagna fatto sta che il tempo passa ma non ci si accorge e si arriva alla Capanna Dosdè alle 19.30,2 ore e mezza giuste dopo la nostra partenza. Nella capanna incustodita troviamo una coppia di tedeschi. Mangiamo e poi ci infiliamo subito sotto le coperte dato il freddo cane che faceva nella capanna. L’indomani ci svegliamo alle 6.30 e partiamo alle 7 con l’intenzione di salire la Cima Viola.Sbagliamo subito l’accesso all’anfiteatro della parete ovest e ci perdiamo così in immense gande instabili. Con molta fatica riusciamo a individuare lo stretto intaglio che indicava la relazione.Noi in realtà cercavamo un nevaio indicato nella relazione ma che probabilmente la terribile estate 2003 ha cancellato. La salita prosegue su sfasciumi immondi con sassi che rotolano da ogni parte.Siamo quasi decisi a tornare indietro ma poi decidiamo di risalire il canalino di sfasciumi che conduce a quel famoso intaglio. Una volta raggiuno l’intaglio si procede ancora su grossi sfasciumi e iniziamo a calpestare un po di neve fresca.Tira un forte vento da nord-ovest. Piuttosto lentamente raggiungiamo la base della Vedretta Viola est che ci rivela una superficie di ghiaccio vivo solcata da alcuni crepacci coperti da un sottile strato di neve fresca. Abbiamo già rischiato troppo a salire quella sfasciumeria e quindi per la serie “meglio portare ancora a casa la pelle” facciamo dietrofront. Torniamo con non poca fatica x non farci cadere addosso tutto il canale giù nell’anfiteatro dove ci dilettiamo nel costruire ometti per i prossimi fortunati. Torniamo alla capanna e poi ci dedichiamo a lunghe discussioni di politica in discesa.E’ proprio brutto parlare di politica in montagna! Per tornare alla salita,le relazioni la danno F. Io la darei PD dopo le sostanziali modifiche dovute al grande scioglimento del ghiacicaio (che è diventato molto più ripido).E’ una slaita da effettuare a inizio stagione quando ancora l’immenso marciume è coperto da un po di neve ramponabile.Ci torneremo perché comunque l’aria che si respira all’interno della Capananna Dosdè è proprio da altri tempi,da pionieri!
Data immissione 20/09/2004 17.51.09

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