| Commento |
Dopo due anni dalla mia prima salita a questa cima, decido di ritornarci..........
Sono le 6.25 quando lasciamo Valbondione, naturalmente al buio, imboccando il sentiero che, dopo una rapida e ripida discesa, attraversato l' allegro Serio sul ponte, si "impenna" decisamente iniziando a risalire i ripidi e boscosi versanti della val di Coca.
Dopo c.ca 1.30h di cammino sempre molto ripido siamo al simpatico edificio del rif. Coca e senza fermarci, proseguiamo lungo il sentiero che con una lunga diagonale ci porta al cospetto della "Conca dei Giganti" e del bel laghetto di Coca.
Seguendo le evidenti indicazioni per la bc.tta del Camoscio e per il pizzo Coca, risaliamo un pò faticosamente il pendio di rocce e sfasciumi soprastante la conca dello specchio d'acqua e superata un conalino roccioso, siamo sul comodo crestone erboso che conduce alla bocchetta del Polledrino, tanto per cambiare, "frustati" dal solito gelido vento del Nord che rende la salita più faticosa.
Tuttavia raggiungiamo abbastanza velocemente la sopracitata bocchetta e da quella, in breve, alla bocchetta del Camoscio; da questo colletto alla vetta, aparte il canalino diedro iniziale(I°+) e una specie di paretina a metà percorso(I°+, forse anche II°- data la roccia assai friabile) raggiungiamo la ventosa(sigh!!) e larga vetta(3050 m) alle 10.15.
Dopo una breve(contrariamente alle mie abitudini!!) e assai "fredda" sota, ridiscendiamo prudentemente la cresta Sud-Est fino alla bocca del Camoscio dalla quale piuttosto velocemente(13.40) a "Valbundiù".
Bella gita! |
