Numero 268
Nome Luca Colzani & Andrea Azzali
Posta elettronica grigna@on-ice.it
Nome gita Gran cavalcata ai cospetti delle Grigne
Data 17/10/04

Regione

Lombardia
Via di salita varie
Partenza Somana, frazione di Mandello del Lario
Quota partenza 400
Quota arrivo 1823
Dislivello effettivo 1750
Difficoltà EE
Specifica difficoltà --I
Rifugio nessuno
Attrezzatura consigliata da escursionismo
Rischio valanghe 0
Condizioni itinerario Buone
Valutazione itinerario Ottimo
Commento Dopo esser salito per 60 volte sul Grignone è giunto il momento di guardarlo da un po’ piu lonano e da angolazioni insolite. Salta così fuori una bellissima attraversata che consiglio a tutti, ravanatori compresi, dato che per un buon tratto il sentiero è invaso da rovi e si fatica a trovarlo,fatto un po’ insolito per le frequentate Grigne.Consigliabile anche ai collezionisti di cime visto che si raggiunge la cima di 3 o anche 4 montagne. Partiamo io e Rambo dal cimitero di Somana (frazione di Mandello del Lario) con le prime luci dell’alba.Per le 16 devo essere a casa e quindi si anticipa la partenza.Imbocchiamo il sentiero numero 17 che porta alla vetta dello Zucco Sileggio (1373 m) che raggiungiamo in circa 1 ora e mezza.Spettacolare la vista da questa montagna soprattutto verso Mandello e il suo lago. Dalla cima ci dirigiamo per cresta e terreno saponoso (non si stava in piedi) alla Bocchetta di Calivazzo miracolosamente risparmiata dai terribili incendi della primavera 1998. Superata la bocchetta,inizia il lungo tratto in mezzo a cespugli di ogni genere.Qualche bollo rosso facilita comunque a trovare la traccia giusta fin quando si arriva alla quota 1680 m dove una paretina rocciosa ostruisce il passaggio. Si svolta quindi completamente a sinistra e, tra prati e qualche catena, si raggiunge la cima del Monte Pilastro, 1823 m punto più alto della traversata. Una breve discesa e un’altra breve salita, portano infine alla cima del Monte Croce (1784 m) fantastica balconata sul cetro lago e sulle Grigne innevate dai 1700 metri in su. Stupendo poi il contrasto tra il bianco della prima neve stagionale e il giallo dei larici. Dal Monte Croce, scendiamo poi alla Bocchetta di Prada dalla quale si inizia la lunga discesa verso Somana. Superiamo numerosi tratti di bosco devastati dagli incendi,superiamo la bellissima Alpe Calivazzo per giungere poi alla Chiesetta di Era. Il tempo stringe e come se non bastasse, il sentiero inizia ora a riservarci dei lunghi e irritanti saliscendi che ci permettono comunque di ammirare il Sasso Cavallo e gli abissi della sottostante Val Meria. Alle 15 puntuali come un orologio svizzero siamo alla macchina.Alle 15.58 sono dalla morosa sempre puntuale come un orologio svizzero…..Gran giornata!
Data immissione 18/10/2004 17.03.22

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