Numero 296
Nome Luca Colzani & Andrea Azzali
Posta elettronica grigna@on-ice.it
Nome gita Zuc di Cam 2198 m e M.Foppabona 2082 m.
Data 21/11/04

Regione

Lombardia
Via di salita varie
Partenza Introbio - Piazzale dei Carabinieri
Quota partenza 580
Quota arrivo 580
Dislivello effettivo 1900
Difficoltà EEA
Specifica difficoltà --I
Rifugio rifugio Lecco
Attrezzatura consigliata da escursionismo + ramponi
Rischio valanghe 0
Condizioni itinerario Ottime
Valutazione itinerario Eccezionale
Commento Nonostante il gran raffreddore e la conseguente debolezza che mi mette addosso, mi faccio convincere dal Rambo e partiamo per questa che è da sempre una delle traversate più lunghe della zona. Partiamo piuttosto tardi (almeno dormire qualche ora…) dal parcheggio dei carabinieri di Introbio con un freddo pungente ma anche con un cielo che solo poche volte all’anno si può trovare. Attraversiamo il paese e imbocchiamo la stradina che porta in Val Biandino. Sembra di essere a una processione talmente ci son tante persone che salgono….fortunatamente, a quota 1300, nei pressi di una vecchia gigantesca frana, svoltiamo a destra ignorando il cartello “Sentiero chiuso per frana). Ci addentriamo così nella selvaggia Valbona.Superiamo la frana che ha causato il divieto (effettivamente è un po’ instabile) e risaliamo piuttosto faticosamente per via della neve a tratti farinosa e a tratti crostosa. Superata la baita Foppabona, un branco di una ventina di camosci ci passa a poche decine di metri. Giungiamo poi alla Bocchetta Foppabona dove folate di vento gelido ci danno il benvenuto. Anziché puntare verso l’alta via delle Orobie occidentali, decidiamo di percorrere tutte le creste che portano al Passo del Toro.Raggiungiamo così la panoramicissima vetta dello Zuc di Cam (2198 m) e poi la vetta del Monte Foppabona. Dal Foppabona raggiungiamo poi il Passo del Toro e da qui il Passo del Gandazzo. Iniziamo poi il lungo traverso pianeggiante in una stupenda faggeta che conduce al Passo del Cedrino (bellissima vista sulle Grigne) e arriviamo così ai Piani di Bobbio dove i cannoni sparaneve funzionano a pieno regime. Dopo una meritata sosta con pranzo al rifugio Lecco, iniziamo a scendere verso Introbio. In realtà il percorso è comune a quello per Barzio fino a un bivio a quota 980 m. Qui, anziché piegare a sinistra per il parcheggio della cabinovia, noi proseguiamo dritti fino alle bellissime Baite di Nava. Dalle baite, inizia una lunga discesa resa particolarmente insidiosa dalle foglie.In alcuni punti ci apriamo la strada tra le foglie alte fino all’anca (quest’anno anziché la neve battiamo le foglie)fino a quando, nei pressi del parcheggio dei carabinieri, il sentiero lascia il posto all’asfalto. Giornata memorabile, 28 km di sviluppo, 1900 metri di dislivello ma soprattutto tanto, tanto bel panorama. Unica nota dolente sono le montagne ancora in veste autunnale.Stagione che si avvicina molto al terribile 2001/2002.Per ora siamo in leggero vantaggio poi si vedrà.Una cosa è certa, la stagione dei cascatiti sta per iniziare.Per noi ciaspolatori e canalisti c’è da aspettare……..
Data immissione 21/11/2004 19.47.36

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