Numero 312
Nome Luca Colzani & Andrea Azzali
Posta elettronica grigna@on-ice.it
Nome gita Giro delle 4 cime, ciaspolata sublime!
Data 05/12/04

Regione

Lombardia
Via di salita varie
Partenza Alpe Paglio
Quota partenza 1370
Quota arrivo 770
Dislivello effettivo 1050/1650
Difficoltà EE
Specifica difficoltà 30°--
Rifugio nessuno
Attrezzatura consigliata da ecursionista ciaspolatore
Rischio valanghe 2
Condizioni itinerario Ottime
Valutazione itinerario Eccezionale
Commento Credo che giornate come queste non si scorderanno mai…… Rambo stava per dar forfait quando ha visto la pioggia cadere ma alle 6.45, con 15 minuti di ritardo, arriva al parcheggio a Lecco.Saliamo a Premana con 2 auto con l’intenzione di compiere un giro ad anello. Giunti alla zona industriale di Premana, Rambo ne combina una delle sue…..facendo retromarcia finisce con una ruota giù da un muretto di di 50 cm incastrando il mezzo.Dopo una serie di tentativi vani, mi viene in mente l’idea di costruire un piano inclinato per far ritornare l’auto sulla strada.Entriamo così in uno stabilimento in costruzione (Premana in questi casi tiene testa pure a Mariano Comense…)e prendiamo il necessario, un bancale, 2 assi da muratore, qualche mattone. Costruiamo così il piano inclinato e in un batter d’occhio la macchina è di nuovo utilizzabile. Lasciata la mia auto, con quella di Rambo saliamo all’Alpe Paglio, luogo di inizio di questa sublime ciaspolata. Risaliamo le piste da sci dell’Alpe Paglio fino a toccare la prima cima della giornata, la Cima del Laghetto (1729 m). Qui troviamo un’asta misura neve che indica 65 cm di neve (pensavo di più). Dopo una breve discesa, risaliamo i facili pendii del Cimone di Margno (1801 m).Il cielo è coperto ma le cime circostanti sono tutte ben visibili.Dopo qualche foto di rito, scendiamo fino alla località Lares Brusca.Il tempo volge al peggio e una fitta pioviggine ghiacciata ci investe sull’ultima rampa della Cima di Olino (1784 m).Scendiamo poi in mezzo a un fitto bosco in mezzo a una gran quantità di neve, farinosa ma pesante. Raggiunto il sentiero che porta al rifugio Santa Rita, notiamo che alcuni giostrai ci precedono…( e pensare che avevo detto al Lupin che quel giro con gli sci non lo fa nessuno….). La pioviggine lascia il posto a una fitta nevicata mentre risaliamo la rampa che conduce alla Bocchetta di Agoredo. C’è nebbia, non si vede nulla ma, nonostante questo, aiutati dalle tracce degli scialpinisti, proseguiamo fino alle rampe conclusive del Pizzo Cornagiera (2049 m). Proprio nei pressi della vetta ci accolgono le prime schiarite che avanzano da est. Si apre davanti a noi lo spettacolo delle Orobie e delle Grigne. Più in fondo il Bregagno, il Lago di Como, il Lago di Lugano, le Alpi………in cima rimaniamo un bel po. Proseguiamo poi fino al Gisolo di Laghitt prima di buttarci a capofitto in discesa. Qui la neve sfiora il metro, Rambo inizia le sue imprecazioni ma non molla.Scendiamo così la Val Barconcelli. A un certo punto, una scia di sangue sulla neve e alcune tracce umane, ci portano al macabro ritrovamento di budella e cuore di un presunto camoscio o capriolo… Povera bestia, che brutta fine ha fatto nelle grinfie del cacciatore senza scrupoli….. Togliamo le ciaspole attorno a quota 1300 metri. Proseguiamo poi fino all’Alpe Forni e da li, attraverso la strada della Val Marrone arriviamo alla mia macchina. Qui, mi accorgo che le chiavi della mia auto sono rimaste nella macchina di Rambo che sta 700 metri più in alto,a 8 km di distanza…..Grazie alla generosità di un industriale Premanese, ci facciamo accompagnare all’Alpe Paglio.Ma le sorprese non sono ancora finite, a pochi tornanti dall’Alpe, Rambo si accorge di aver lasciato le chiavi della sua macchina nello zaino che è rimasto nella fabbrica del Premanese. Il Premanese, con un testacoda da rallysta fa marcia indietro e ci riporta in fabbrica dove Rambo recupera le chiavi. Con manovre da gran pilota, aiutato anche da una macchina dalla ripresa eccezionale (Audi 4 2000 turbo diesel), il Premanese ci riporta in un batter d’occhio all’Alpe Paglio dove finalmente si conclude questa giornata da comiche…. Tornando all’aspetto tecnico, direi che la stagione ciaspolistica non poteva iniziare meglio di così.Un giro stupendo, neve ottima per le ciaspole, poca lungo le creste spazzate dal vento, abbondante nei punti non pericolosi, insomma, una ciaspolata sublime!
Data immissione 06/12/2004 10.08.41

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