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Numero | 316 |
Nome | Luca Colzani & Andrea Azzali |
Posta elettronica | grigna@on-ice.it |
Nome gita | Monte Lago (2353 m) |
Data | 11/12/04 |
Regione |
Lombardia |
Via di salita | crestone ovest |
Partenza | SS. Passo San Marco |
Quota partenza | 1350 |
Quota arrivo | 2353 |
Dislivello effettivo | 1050 |
Difficoltà | EE |
Specifica difficoltà | 30°-- |
Rifugio | Rifugio Alpe Piazzo |
Attrezzatura consigliata | da escursionista ciaspolatore |
Rischio valanghe | 1 |
Condizioni itinerario | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Siamo come sempre io e Rambo, ormai il Roby ci ha abbandonato…….. Partiamo da Lecco alle 6.30 e mentre saliamo verso il Passo San Marco ci fermiamo più volte a fotografare e ad ammirare la Valtellina e l’alba. Contrariamente a quanto letto su più relazioni, la strada prosegue pulita oltre la Madonna delle Grazie fino a una stanga posta a quota 1350 m. Qui si stacca sulla sinistra una stradina asfaltata con cartello Alpe Piazzo. Lasciamo la macchina nei pressi del bivio e ci incamminiamo lungo una bella mulattiera che ci porta in breve all’Alpe Baitridana. Qui inizia la neve che, contrariamente alle aspettative, troviamo ben battuta (per la gioia di Rambo) anche da gente a piedi. Ovviamente la pacchia non dura molto, infatti, dal Rifugio Alpe Piazzo in avanti, non solo non ci son più tracce di pedoni ma dopo poco tempo spariscono anche quelle di un ciaspolatore e di qualche scialpinista. Iniziamo così a battere traccia su neve abbondante e farinosa finchè non perveniamo alla cresta ovest del Monte Lago, sempre ben visibile fin dalla partenza. La cresta si rivela molto dura complice l’alternanza di neve alta 40 –50 cm e chiazze di erba e terra gelata che non ci permettono di progredire con le ciaspole. Nonostante ciò non molliamo e raggiungiamo la meritata cima sotto un sole primaverile. Il Panorama è di quelli mozzafiato, a 360°. Ci fermiamo un’oretta a mangiare e ad ammirare tutto il ben di Dio di cime. Si nota subito la netta differenza di innevamento tra Orobie e Retiche. Man mano che si procede verso nord, l’innevamento diventa sempre più scarso e questo accade anche da ovest verso est.Netta la differenza ad esempio tra cime della Val Masino e quelle del Bernina. La discesa si rivela veloce e assai piacevole, complice un sole che raramente si trova in questi periodi dell’anno che “dovrebbero” essere tra i più freddi ma che anche oggi in pianura sono stati da record. +14°C la massima all’osservatorio meteorologico di Perticato di Mariano Comense! |
Data immissione | 12/12/2004 14.29.59 |