| Commento |
Tradizionale salita notturna sulla Cima Sodadura,montagna che sovrasta i iani di Artavaggio con la sua caratteristica forma piramidale.
Siamo partiti da Moggio alle 17 con le ultime luci di una fredda giornata ventosa.
Entrati nel bosco,accendiamo le pile frontali e nel giro di un'ora e mezza siamo alla selletta dove sorge il rifugio Casari.
Desolante lo spettacolo dei Piani di Artavaggio,un tempo centro sciistico rinomato e ora praticamente abbandonato.
Mnetre la maggior parte della combricola sale direttamente al rifugio Nicola,il "Gruppo Ciaspolatori delle Grigne" compie il rituale pellegrinaggio in cima al Sodadura.....in condizioni di innevamento normali il protocollo prevede la risalita della ripida parete ovest.....ieri invece l'innevamento era scarsissimo e quindi abbiamo optato per la facile cresta ovest.
In vetta,con temperatura di -15°C,grazie alla caparbietà di Rambo siamo riusciti ad accendere le fiaccole (nel lecchese è tradizione fare la fiaccolata all'antivigilia di Natale).
Storditi dal vento che in cresta soffiava ancora,ci siamo buttati a capofitto giu dalla cresta nord che in breve ci ha condotto al Rifugio Nicola.
Qui tradizionale cena di fine anno con super-portate oltre che fiumi di vino (per chi lo beve).
Tra una cantata e l'altra bbiamo tirato le 00.30,era giunto il momento di scendere.
Arriviamo alla macchina alle 2.30.
Anche quest'anno è andata,forse l'anno prossimo via del nevaio in notturna! |
