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Venerdì raggiungiamo la Cabane di Valsorey partendo dall'alpeggio di Cordona - quota 1840 - sopra l'abitato di Bourg St. Pierre dove lasciamo le auto. In 3 ore e mezza raggiungiamo il rifugio. Rifugio piccolo e accogliente, pochissime persone e gestore molto cordiale. Sabato, lasciamo il rifugio alle 3:45. Il cielo è stellato. Il gestore ci consiglia di non percorrere la cresta du Meitin, come avevamo pensato, dato che da qualche giorno si accumulano cm di neve (10 cm di fresca misurati a 3500 sabato mattina) e le temperature sono molto basse. Percorriamo quindi un ripido nevaio che ci conduce, deviando verso destra, alla spalla Isler (quota 3650). Qui inizia la parte più insidiosa della salita con roccette instabili, colate di ghiaccio e nessuna possibilità di assicurarsi. Passiamo a destra di un canalino inciso tra due torrioni rocciosi. Giungiamo all'ultimo salto di roccia (qui ci si ricongiunge con l'itinerario proveniente dalla cresta du Meitin) dove si sale per rocce stabili (II grado). Presenti numerosi spit e anelli di calata. Arrivati alla prima vetta (Combin di Valsorey 4184) inizia la comoda cresta nevosa, si perdono 50 metri di quota poi si torna a salire fino alla vetta del Grand Combin. Tempo di salita 5 ore e mezza. In vetta troviamo un bel sole, il vento è debole e tutt'attorno vediamo le nuvole che si alzano. Scendiamo con percorso non obbligato lungo la via di salita, calandoci in doppia nella prima parte del percorso per accelerare i tempi. Inizia a nevicare e in breve ci ritroviamo nella bufera. Nel pomeriggio cadono altri 10 cm di neve. |