Numero report: 106
Nome: Franz
Indirizzo posta elettronica: rotanodari.f@irea.cnr.it
Gita: Weissmies
Data: 17/07/2005
Regione: SVIZZERA
Via di Salita: Cresta S - Versante NW
Località partenza: Sass Almagell
Quota partenza: 1650
Quota arrivo: 4023
Dislivello: 2400
Difficoltà: PD
Pendenza Gradi: 40°
Difficoltà Roccia: II
Rifugio di Appoggio: Almagellerhutte.
Attrezzatura Consigliata: Ramponi, corda da ghiacciaio, casco per la cresta, due o tre viti da ghiaccio, picozza.
Rischio Valanghe: 0
Condizione Itinerario: Ottime
Valutazione Itinerario: Ottimo
Commento: Mezzo Nord Italia parte questo weekend all’attacco di un famoso e amato 4000 del Vallese. Grazie all’SGL, al web ed in particolare a On-Ice, ben 7 persone sparse per l’etere e provenienti da varie regioni si trovano per questa piacevole salita. Ci sono il simpaticissimo e pieno di iniziative e dallo strabordante entusiasmo Davide Rosa di Vicenza (meglio noto come Daverose2430765), l’impavida, modesta, simpatica e coriacea Marta da Verona alla sua terza esperienza in quota (dopo Granpa e Rutor), il riflessivo e sempre a modo e a proposito Alessandro da Desenzano, il pigrus Paglia da Iseo, io (alla conquista del mio 29esimo 4000) da Bergamo, il Catena (in realtà nuovo pigrus..) da Monza e il Farina (con le sue battute e frecciatine esilaranti e le nostre scenette da "casa Vianello") da Milano (zona sud-ovest). Tutti con un unico obiettivo: raggiungere la cima: un gruppo quindi di ‘’io vado in cima’’. In realtà scopo delle due giornate sarà quello di conoscersi, divertirsi e condividere assieme questa fantastica passione. Recuperati tutti, siamo a Lainate in partenza sabato mattina alle 8. Il tempo non è eccezionale, anche se i classici temporali estivi sono previsti solo nel pomeriggio. Quando però valichiamo il Passo del Sempione il sole ci accompagna. Siamo due macchine e l’atmosfera comincia da subito a prospettarsi all’insegna dell’allegria e della spensieratezza. Giungiamo a Sass Almagell dove la meta dei nostri sforzi, il WEISSMIES 4023 m, si intravede ammantato di ghiaccio dietro i primi risalti boscosi. È questa una cima con due versanti completamente differenti: uno (sud) molto secco e privo di grossi ghiacciai e soprattutto privo di impianti di risalita; l’altro (nord) con un possente ghiacciaio (Triftigletcher) e delle cabinovie che conducono fino a 3100 metri. Decidiamo di salire dal versante sud per l’Almagellerhutte e lo Zwischbergenpass e scendere da quello nord. Il rifugio è molto carino. Peccato che sia nei turni che nelle modalità di cena sia un po’ inquadrato: impossibile aver un solo piatto (o pasto completo - con tanto di sbobba sguita da carne cotta con la frutta!!! - o nulla) impossibile pagar prima delle 20,30, ecc… La sera i temporali previsti arrivano e con loro una bufera di vento tempestoso che ci farà invadente compagnia anche la notte. Poco prima della sveglia il vento sembra placarsi e il cielo sembra apparentemente stellato. Siamo gli ultimi di una lunga carovana di frontali e in breve siam al colle. Il tempo si rivela in realtà peggiore del previsto e dai Michabel densi nuvolosi continuano ad avvicinarsi. In realtà la preoccupazione che ci desta maggior disagio è la cappona che copre insistentemente la nostra meta. La salita è priva di pericoli oggettivi: pendio nevoso (non ghiacciaio) a 40° e cresta rocciosa con passaggi di I grado (II cercandoli sul lato sinistro). Marta si comporta egregiamente anche se io e il Catena intuiamo che sarà necessario un adeguato addestramento, ma di tempo ce ne sarà nelle future programmate gite. Tuttavia è il buon Farina a seguirla passo passo in salita: in effetti l’esposizione e la quota cominciano a sentirsi dalla comitiva. Grande Davide che vince le fatiche e giunge vittorioso in cima. La soddisfazione nei suoi occhi e nelle sue parole è gratificante più che qualunque altra cosa!!! Purtroppo l’arrivo (ore 9:30), caratterizzato da una crestina nevosa esaltante anche se breve avverrà tra la nebbia e occhiate di sole. Ma ci basta il tempo di imbracarci ed apprestarci per la discesa che, miracolo dei miracoli, una folata di vento spazza il cielo mostrandoci un panorama sublime sui 4000 vallesani dal Rosa al Nadelgrat. Il sole non ci abbandonerà più. Siam ora pronti quindi per la discesa. Due cordate da due e una da tre. Marta tra me e il Catena è in una ‘’botte de fero’’…in un punto assicurazione con viti da ghiaccio per un ponte di dubbia stabilità dove il Farina fa penzolare un piede nel vuoto. Globalemente condizioni del ghiacciaio e della traccia ottime. Ambiente eccezionale. Davanti alla classica ‘’birra di servizio’’ all’Hosaass, ormai il feeling e l’affiatamento sono ottimali. Al momento di ripartire l’unico a far ‘’bastian contrario’’ sono io e quindi la maggioranza decide nella discesa cogli impianti che tuttavia si rivelerà tutt’altro che spiacevole…Recuperata la macchina ci aspetterà, soprattutto ai veneti ovviamente, un viaggio lunghissimo ma nel quale non mancheremo di sorridere agli eventi della giornata, di programmare le prossime gite (verosimilmente incontro programmato sulle vette dolomitiche ad agosto) e di compiacerci del compiuto. Giudizio dei due giorni positivissimo. Un grazie infinito ai miei compagni di salita: speriamo, ovviamente, che sia l'inizio di una lunga serie!
Data inserimento 18/07/2005 11.15.51

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