Numero report: 110
Nome: Luca Bono
Indirizzo posta elettronica: fenriso2000@yahoo.com
Gita: Falso Pizzo di Trona-lucertolata orobica
Data: 17/07/2005
Regione: Lombardia
Via di Salita: Gran Diedro NW
Località partenza: Laveggiolo
Quota partenza: 1470
Quota arrivo: 2490
Dislivello: 1020
Difficoltà: D-
Pendenza Gradi: --
Difficoltà Roccia: IV
Rifugio di Appoggio: Trona Soliva
Attrezzatura Consigliata: da roccia,in particolare almeno 4 friend medio-grandi,chiodi e martello inutili
Rischio Valanghe: 0
Condizione Itinerario: Buone
Valutazione Itinerario: Ottimo
Commento: alle 7 mi trovo al Bione con la mitica/violenta(a seconda dei punti di vista...)Carla che finalmennte conosco di persona.Chiaccherando di esperienze passate,progetti e spettegolezzi vari sugli On-Icers arriviamo a Gerola Alta dove un simpatico vegett ci fa notare che Laveggiolo e da tutt'altra parte e dobbiam ridiscendere a Gerola e prendre il bivio!Lasciata la macchina nel paesino il sentiero ci conduce nello splendido ambiente dell'Orobia valtellinese,fatto di alpeggi,piccole mandrie di dolci vacche brune e poderose montagne,è un ambiente bucolico che appaga sia me che la mia nuova compagna di cordata.Arrivati al rifugio il gestore ci dà indicazioni sull'accesso alla parete,ma quando dopo un'ora abbondante giungiamo al diedro non troviamo nessun segno della via,non un chiodo,un cordino,nemmeno l'ometto specificato dalla guida(impecisa anche sui tempi di avvicinamento) così percorriamo in lungo e in largo il canale sottostante in cerca di un segno,telefono al rifugista nonchè apritore della via che con grande simpatia mi chiude il telefono in faccia dicendo di non avere tempo(mi sarebbe bastato un minuto,non volevo una telefonata erotica da mezz'ora...).In effetti però il Gran diedro eè sopra di noi così mi avventuro slegato sul primo facile risalto e trovo una sosta,ridiscendo,ci si lega e via.Dopo il banale primo tiro(3a)mi trovo alle prese con una fessurozza proteggibile solo con i frend,procedo con grande cautela=cagandomi in mano soprattutto quando finiti i miei 3 aggeggini mi trova a percorrere la seconda parte del lungo tiro completamente sprotetto,con un piede in fessura l'altro in placca,così taglio fuori a sx gli ultimi 3mt e arrivo in sosta,dove mi accorgo di uno spit che non ho visto alla dx della fessura:siamo alle solite... il terzo tiro è un altro 4b che la Carla decide con determinazione di affrontare da prima,risolvendo brillantemente il bel diedro verticale,anche se ben appigliato,che conduce alla terza sosta(2 spit stavolta ben visibili).Gli ultimi 2 tiri sono costituiti da placche appoggiate dove l'unica difficoltà è riuscire a vedere la sosta(la manco e devo tornare indietro arrampicando ma siamo sul facile).La mia socia conclude col quarto tiro questa bella via su verrucano salita a comando alternato.Dal ballatoio della quarta sosta decidiamo di salire con sentiero+roccette sulla cima vera e propria,scendiamo poi in doppia visto che abbiam lasciato alla base un bastoncino e un sacchettino. Bella via in ambiente fantastico,noi abbiam lasciato un ometto all'attacco per segnalarlo,il problema è che gli spit si confondono con la roccia è un po difficile vederli...nel secondo tiro sono piazzati sulla dx(in numero di 3). NB:necessarie due mezze da 50 per le calate,ma a mio parere è molto più veloce il sentiero che scende dalla fine della via e dalla cima alla Bocchetta d'Inferno. Partecipanti:io e Carla
Data inserimento 18/07/2005 19.23.16

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