Commento: |
Partenza da Besana alle 9, giusto compromesso tra i mattinieri Leo e Lele e il pigro sottoscritto e Beppe, che volevamo partire alle 10...
Fionnay non è proprio dietro l'angolo, ma vale la pena fare un pò di strada in più, perchè è qui che il Combin dà il meglio di sè.
Dopo il primo tratto nella boscaglia, il sentiero si fa spettacolare, in vista del ghiacciao di Corbassiere. Arrivati al rifugio, il gestore ci accoglie stringendoci la mano. Quando però col mio francese arrugginito gli spiego che in 3 su 4 dormiremo fuori, non la prende molto bene...
Per lui deve essere un affronto che qualcuno non dorma nel suo bellissimo rifugio. Alla fine ci dice di andare ad almeno un km di distanza. Quindi prendiamo i nostri sacchi e troviamo un posticino niente male ai bordi della morena.
Decidiamo di costruire un riparo di pietre, chiuso su tre lati. Alla fine ci si accorge che il vento tira proprio dalla parte aperta. Nessun problema: le pietrre non mancano di certo.
In francese passare la notte all'aperto si dice: "Dormir a la belle etoile". Di stelle veramente se ne sono viste poche, c'era sempre qualche nuvola di troppo.
Sveglia alle 2 e mezza, con qualche difficoltà. Partenza alle 3.
Risaliamo il ghiacciaio sulla sinistra, poi pieghiamo verso il centro seguendo dei francesi, scelta che si rivela sbagliata. C'è poca neve, i crepacci sono aperti e obbligano a lunghi giri. Più su il ghiacciaio è più coperto, ma i ponti non tengono, a turno sprofondiamo in qualche crepa, di poco per fortuna. Nel frattempo inizia anche a nevicare. E' sempre bello veder fioccare a luglio, ma per la nostra salita si mette male, la parete è per metà nelle nuvole. Anche le gambe ormai sono fiacche, quindi nessuno obietta quando il bergfuhrer Leo (sempre due passi avanti!) propone di tornare indietro.
Però protesto perchè non mi hanno dato neanche una corda da portare! Anche se è vero, lo ammetto: grande zaino = piccolo alpinista. Un grazie a Lele che mi ha dato il cambio in atostrada! |