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Un'avventura!
Non tanto per la parete, ma la discesa...
Ma andiamo per gradi! Partiamo alle 2.45 dal rifugio in 5 cordate (noi in 4 da Vicenza e Montecchio, 2 trentini e 4 lombardi), accompagnati da buone recensioni sulla condizione della parete e con le raccomandazione di fare attenzione alle scariche
Avvicinamento con qualche insidia (crepacci molto aperti e ghiaccio vivo), terminale semplice da passare, in parete ghiaccio appena accettabile (fragile), qualche sasso che fischia vicino alle nostre teste
Io e Stefano saliamo in conserva chiodando il primo terzo di parete, poi i polpacci si fanno duri e cominciamo con la progressione a tiri
Alla fine della parete non sono duri solo i polpacci...in ogni caso a mezzogiorno siamo in vetta, assieme alle 2 cordate lombarde
I nostri amici e i 2 trentini sono parecchio sotto, la prospettiva ci ingannava, non ci sembravano così lontani!
Salutiamo i lombardi che scendono e iniziamo un'attesa che si rivelerà lunghissima! Con il TIM di Stefano facciamo a tempo a chiedere lumi al rifugista, che ci conforta sul fatto che gli amici sono ancora in parete e sono quasi fuori. Poi fine del segnale e della batteria.
Finalmente le 2 cordate escono alle 16.00, 9 ore in parete! Cominciamo subito dopo la discesa, ma la nebbia ormai avvolge tutto e, per farla breve, ci perdiamo!
Tenteremo per ore di scendere, risaliremo in vetta, faremo i punti con bussola e cartine, scaricheremo le batterie dei cellulari nel tentativo di comunicare con il rifugio e con casa...alla fine ci rassegnamo a dormire fuori! Per un attimo la nebbia si dissolve e da lontano vediamo il bivacco Orobica, che raggiungiamo nella nebbia
Nonostante il freddo ed il vento che ulula, dormiamo fino alle 7.00, felici per il bivacco all'aperto evitato e preoccupati per mogli e madri in pensiero a casa.
La mattina il tempo tiene, risaliamo in vetta, la normale con il sole è presto ritrovata, i telefoni alla sella Freshfield cominciano a trillare, alle 12.15 siamo al rifugio a raccontare la nostra storia davanti ad un piatto di wurstel, polenta e funghi!
Grazie montagna, anche per questa esperienza! |