Numero report: 190
Nome: Franz
Indirizzo posta elettronica: rotanodari.f@irea.cnr.it
Gita: Grand Combin Grafenerie&Valsorey
Data: 25/09/2005
Regione: SVIZZERA
Via di Salita: Cresta SE - Spalla Isler
Località partenza: By (Valpelline - AO)
Quota partenza: 2080
Quota arrivo: 4314
Dislivello: 2500
Difficoltà: AD-
Pendenza Gradi: 50°
Difficoltà Roccia: IV
Rifugio di Appoggio: Invernale Rifugio Amianthe - tenda
Attrezzatura Consigliata: Una mezza corda o spezzone da 40 in due. Set di friends medio grossi. Due picche. Casco. Viti da ghiaccio. NDA
Rischio Valanghe: 0
Condizione Itinerario: Eccellenti
Valutazione Itinerario: Eccezionale
Commento: Che dire? Non potevo scegliere un 4000 più bello per il raggiungimento di quota 30 per entrare nel Club4000…Compagni di questa magica avventura due nuovi amici di Roma, nonché validi alpinisti: Robuzz (conosciuto sul Forum di Planet Mountain) e l’amico Paolo. Un complimento speciale a Paolo che ha scelto come suo primo 4000 niente po po di meno che il GRAND COMBIN!!! Sei un tosto! Dopo varie peripezie settimanali (telefonate e web) per capire le condizioni di innevamento per le recenti nevicate in quota e le previsioni meteo che davano un peggioramento da domenica, siamo ad Aosta sabato mattina; io in viaggio da solo con annessa levataccia, i due da Roma giunti il venerdì sera. Risaliamo la Val di By in auto arrivando fino alle baite di By, nonostante il divieto di accesso. Siamo a 2000 metri e il progetto che abbiamo ci obbliga a correre dei rischi. La giornata è spaziale. Carichi come muli saliamo ripidamente al Rifugio Amianthe (2900m), chiuso, che offre un accogliente locale invernale. Il posto è lunare. Il panorama sublime. Ma la salita non è finita. Proseguiamo al Col d’Amianthe a 3300 metri che raggiungiamo senza qualche perplessità circa l’itinerario su roccia infida e con assoluta mancanza di neve. Sul versante opposto invece, ci aspetta un bel ghiacciaione (Glacier de Mont Durant). Imbracatici e legatici ci incamminiamo verso il col di Sonadon, 3520m. Il ghiacciaio è molto crepacciato e spesso gli attraversamenti sui ponti sono entusiasmanti. Alle 17 passate siamo sotto il colle a 3490 e prepariamo il nostro campo base. Fatta la piazzola montiamo la tenda e prepariamo la cena con risotti e minestre. Siamo al cospetto di questo gigante hymalayano e ne siamo affascinati. La serata è magnifica e di buon auspicio. Alle 20:30 siamo in branda non dopo una mia corsa sul Colle per godere del tramonto dietro il Bianco. La sveglia suona alle 3. Come sempre uscire dai sacchi e dalla tenda richiede una buona volontà. Come allontanarsi dal bel tepore ormai instauratosi? Ma appena fuori rimaniamo a bocca aperta. La luna, anche se mezza, e un’incredibile stellata illuminano il ghiacciaio e il mare di nubi che si vede in lontananza sotto i 2800 in Vallée. Fatta colazione e preparatici cominciamo la salita su ottima neve dura verso la Cresta Sud-Est. Il procedere è faticoso ma l’ascesa rende. La pendenza è sui 40/45°. Siamo slegati e ogni tanto voltandoci il pendio dà qualche timore. Purtroppo, verso i 3850, giunti ad una spalla, Robuzz, che paga la nottata insonne forse a causa della quota, decidere di desistere e scendere finchè è in tempo per farlo senza rischi. A malincuore, io e Paolo proseguiamo rapidi incontrando insidiosi passaggi su “marciume”. Dopo altra neve e crestine siamo alla base del gendarme finale. Abbiamo assistito ad un’alba meravigliosa con panorama su Rosa e Cervino e il mare di nubi. Ora però ci infiliamo nel diedro in ombra che ci permette con due tiri da 40 metri, il primo di II+/III, il secondo con passi di IV di giungere alla base della calotta sommitale che vinciamo per un ripido pendio. In vetta, siamo sulla vetta principale del massiccio, il GRAND COMBIN DE GRAFENERIE, 4314m, dopo quasi 5 ore di salita, l’emozione è alle stelle. Il panorama indescrivibile. Oltre a noi altri sei svizzeri provenienti dalla Meitin. Proseguiamo ora al GRAND COMBIN DE VALSOREY 4144 m e di lì giù per la ripida e sfasciumosa Spalla Isler, che però si dimostra molto più facile del previsto (solo qualche passo iniziale di II). Giunti nei pressi del Bivacco Musso, siamo in breve dal nostro socio che ci attende (con contatti via walky-talky) da troppe ore. Ripercorriamo il crepacciato ghiacciaio sotto una fitta nevicata (è arrivata la perturbazione attesa) e svalicato in Italia, al Rifugio Amianthe i fiocchi che cadono sono pluricentimetrici. Dopo una breve pausa, la neve è ora fitta pioggia che ci accompagna fino all’auto. Fine! “Scofanata” memorabile alla Maison Rosset di Nus (che già mi aveva visto festeggiare Dente-Rochefort) e con varie pause in piazzole autostradali, ahimè, siamo verso mattina tutti sani e salvi a casa (chi più vicino, chi lontanissimo). Grande gita ad un 4000 D.O.C. che dedico senza dubbio a Robuzz, padre spirituale dell’ascensione, soprattutto per l’idea della tenda a 3500m e al quale auguro la quanto più prossima conquista della vetta!!!
Data inserimento 26/09/2005 15.47.29

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