Numero report: 2
Nome: Gruppo Ciaspolatori e Canalisti delle Grigne
Indirizzo posta elettronica: grigna@on-ice.it
Gita: Ghiacciaio del Morteratsch
Data: 26/02/2005
Regione: SVIZZERA
Via di Salita: a piacere
Località partenza: Parcheggio stazione del Morteratsch
Quota partenza: 1890
Quota arrivo: 2420
Dislivello: 1050
Difficoltà: F
Pendenza Gradi: --
Difficoltà Roccia: --
Rifugio di Appoggio: nessuno
Attrezzatura Consigliata: da alpinista ciaspolatore
Rischio Valanghe: 2
Condizione Itinerario: Pessime
Valutazione Itinerario: Ottimo
Commento: Giornata fino a un certo punto stupenda, poi solita tragicommedia Grignesca. Sono con me Rambo e il ritrovato Roby detto “La bestia”.Raggiungiamo il parcheggio del Morteratsch con una temperatura freschina, -25°C. Svolgere la mia soluta routine di stomaco debole non è semplice ma alla fine tutto si risolve in meglio. L’obiettivo è il Piz Chalchagn ma ci accorgiamo presto che di tracce non ce ne sono. Proseguiamo fino alla quota 2400 m affondando fino alla vita in una neve inconsistente e priva di fondo. Vedendo delle invitanti tracce sul Ghiacciaio del Morteratsch non esitiamo a ridiscendere verso la stazione del trenino e risalire la pista da fondo fino alla lingua glaciale. Per dare un senso alpinistico alla giornata calziamo le ciaspole e risaliamo il ghiacciaio nei punti meno screpacciati seguendo prima le tracce di alcuni appiedati e poi delle vecchie tracce di scialpinisti in discesa. Risaliamo decisi, l’obiettivo a sto punto, è quello di risalirlo fin quando è poi possibile accedere alla Capanna Boval. A quota 2420 m però, un labirinto di crepacci ci ferma. Non abbiamo la corda e ci accorgiamo anche che uno dei 2 scialpinisti, nel passare in discesa ha rotto un esile ponte di neve aprendo sotto i suoi assi una bella voragine. Chissà che spaghetto si è preso! L’innevamento sul ghiacciaio è preoccupante.Non più di 40-50 cm di neve farinosa, se non nevica un po, non so cosa si potrà fare la prossima estate…… Torniamo quindi sui nostri passi immersi in un’atmosfera che solo certi posti sanno regalare. Una volta tornati alla base del ghiacciaio, calziamo i ramponi e ci addentriamo nelle viscere del ghiacciaio attraverso la grotta scavata dal torrente di ablazione.Che emozione, è uno spettacolo puro! Non abbiamo molto tempo, il parcheggio sta per scadere e ci buttiamo a capofitto fino alla macchina.Ma il bello deve ancora venire……… Poco prima della dogana, il Roby decide di fare rifornimento.Per bruciare un pulman che stava per sopraggiungere, scendo io di corsa e metto della benzina nel serbatoio che invece è diesel! Panico generale! Il meccanico addetto allo svuotamento del serbatoio non risponde, allora io faccio l’autostop e scendo verso Chiavenna alla ricerca di un meccanico. Nel frattempo i 2 soci riescono a contattare il meccanico e si fanno trainare fino all’autofficina mentre io trascorro le 2 ore più interminabili della mia vita alla periferia davanti a un negozio di stufe dove tira un’aria pazzesca.Ho solo un pile e quando i 2 soci ritornano con la macchina a posto, mi trovano semi ibernato. Fortunatamente tutto si è risolto in bene! Giornata che, a parte il finale, è senz’altro la migliore della stagione, troppe emozioni abbiamo vissuto su quel ghiacciaio!
Data inserimento 27/02/2005 10.39.05

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