Numero report: 201
Nome: Gruppo Ciaspolatori e Canalisti delle Grigne
Indirizzo posta elettronica: grigna@on-ice.it
Gita: Gaister Sp.(3467 m)+Nagler Sp.( 3270 m)
Data: 15/10/2005
Regione: Alto Adige
Via di Salita: Dalle piste dello Stelvio
Località partenza: Passo dello Stelvio
Quota partenza: 2757
Quota arrivo: 3467
Dislivello: 1000
Difficoltà: F
Pendenza Gradi: --
Difficoltà Roccia: I
Rifugio di Appoggio: niente
Attrezzatura Consigliata: da ciaspolatore alpinista
Rischio Valanghe: 0
Condizione Itinerario: Buone
Valutazione Itinerario: Mediocre
Commento: Altro appuntamento con le ciaspole. Questa volta optiamo per lo Stelvio, una delle zone meglio innevate fino a questo momento. L’idea iniziale è quella di abbandonare presto le piste per raggiungere la Cima Tuckett. Purtroppo, giunti sul Ghiacciaio del Madaccio, i crepacci la fanno ancora da padrone e siamo costretti a cambiare meta. Risaliamo così l’enorme pista che scende lungo il ghiacciaio raggiungendo la Punta degli Spiriti attraverso la cresta nord-est. La vista è eccezionale dalla parte in cui l’uomo non ha devastato nulla mentre fa rabbrividire dalla parte in cui di naturale non c’è più nulla.Solo alberghi enormi, funivie, skilift e un esercito di omini intenti ad allenarsi o anche solo a sciare così per moda indossando giacche a vento all’ultimo grido e calzando sci da 500 euro al paio. A nulla servono le mie continue imprecazioni, gli omini fanno finta di nulla e non colgono le mie provocazioni. Scendiamo lungo il pendio ovest passando a fianco di un maleodorante skilift a gasolio che spara fumo da tutte le parti finchè ci infiliamo nell’unica parte di ghiacciaio apparentemente incontaminata dove superiamo anche qualche crepaccio. Risaliamo di circa 250 m fino a raggiungere la Nagler Spitz, dal mio punto di vista più appagante della Gaister. Qui rimaniamo a lungo e posiamo davanti alle macchine fotografiche con il nostro trofeo, una trivella abbandonata in mezzo al ghiacciaio (dalla serie rispetta l’ambiente che ti circonda). Dopo aver fatto la consueta baldoria, ci buttiamo in discesa. Gli sci-muniti li ritroviamo alla macchina mentre noi ci fermiamo a documentare i disastri commessi in quel luogo che, al naturale, sarebbe stato di una bellezza immensa. Tornati al passo, ci concediamo un panino con salsiccia dal mitico Richard dopo di che torniamo a casa passando a salutare il re delle Orobie (Ares non me ne volere), il mitico Nibi. Altra gita da gran baldoria. Le montagne quando ce ne andiamo rimangono traumatizzate dal casino che facciamo. Partecipanti alla gita: io, Kikko, Bestia e Rambo (GCCG) – Dome, Franz, Luca Bono, Giacomo Cordamolla, Paglia e Fabbio con gli sci.
Data inserimento 17/10/2005 9.10.26

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