Numero report: 22
Nome: Luca Colzani
Indirizzo posta elettronica: grigna@on-ice.it
Gita: Grigna Seettentrionale (2410 m)
Data: 16/04/2005
Regione: Lombardia
Via di Salita: Via Invernale
Località partenza: Colle di Balisio (730 m)
Quota partenza: 730
Quota arrivo: 2410
Dislivello: 1700
Difficoltà: F
Pendenza Gradi: 30°
Difficoltà Roccia: I
Rifugio di Appoggio: Rifugio Brioschi in vetta
Attrezzatura Consigliata: normale da alpinismo
Rischio Valanghe: 2
Condizione Itinerario: Pessime
Valutazione Itinerario: Ottimo
Commento: Partiamo dal Colle di Balisio io e il ritrovato Rambo sotto un cielo minaccioso e con qualche gocciolina di pioggia. Procediamo con molta calma, l’obiettivo è quello di non far stancare troppo il Rambo ancora mezzo convalescente. Nel bosco poco sotto il Pialeral, la pioggia si fa un po’ più intensa ma è ancora poco convinta visto che ogni tanto smette e poi riprende. Superiamo il Pialeral e il Rambo va in crisi….lo aspetto alle Baite Comolli ma quando mi raggiunge, decide di abbandonare l’idea di salire in vetta aspettandomi al Rifugio Pialeral. Sotto qualche timido fiocco, inizio così l’ascesa della Via Invernale su neve marcia coperta da un velo di neve fresca. Verso i 2100 metri la situazione cambia radicalmente.La neve diventa molto dura e mi costringe a calzare i ramponi e anche la nevicata si fa più intensa.Salgo piuttosto velocemente (gli allenamenti di corsa infrasettimanale mi stanno facendo gran bene) e una volta giunto in cresta, mi coglie un vento furibondo proveniente da sud.In certi momenti ho anche paura che mi soffi giù nel tetro versante nord.Sferzato dal vento e dalla bufera, arrivo in vetta e mi catapulto immediatamente nel rifugio. Questo, non sarà una gran bellezza, rovinerà la cima, la renderà una cima addomesticata dall’uomo, ma, in questi casi sembra sia stato messo lì dallo Spirito Santo talmente è utile e soprattutto caldo. Dentro trovo il mitico Tiziano oltre che il solito Claudio. Rimaniamo così un po’ a chiacchierare dopo di che io e Tiziano ci prepariamo per la discesa. Arrivano altri alpinisti parecchio provati dalla bufera. Effettivamente, appena mettiamo piede fuori dal rifugio, notiamo che le condizioni atmosferiche sono peggiorate. La temperatura è di –5°C. Lungo la cresta la discesa si fa tosta, basta un passo falso e si vola giù nel versante nord, le roccette sono impiastrate di ghiaccio e soprattutto, la neve e il ghiaccio entrano negli occhi provocando un bruciore incredibile. Finita la cresta, ci buttiamo così giù lungo la via invernale scendendo praticamente alla cieca. Solo le paline segnavia ci aiutano nell’orientarci, le tracce sono completamente scomparse.Sotto i 2000 metri, il vento molla un pochino e possiamo così aumentare la velocità. Troviamo neve fino al Pialeral a quota 1350 m dove ritroviamo anche Rambo seduto al caldo del rifugio. Dal Pialeral alla macchina è poi una lavata solenne, di quelle indimenticabili. Gran giornata, peccato che Rambo non sia arrivato in cima. Per me oggi è stata la 63esima volta in vetta!
Data inserimento 16/04/2005 16.56.11

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