Numero report: 27
Nome: Luca Colzani &Roberto Chittò&Tiziano Nespoli
Indirizzo posta elettronica: grigna@on-ice.it
Gita: Testa del Grand Etret (3201 m)
Data: 30/04/2005
Regione: Valle d'Aosta
Via di Salita: Vallone di Seiva
Località partenza: Pont Valsavarenche
Quota partenza: 1950
Quota arrivo: 3201
Dislivello: 1250
Difficoltà: F
Pendenza Gradi: --
Difficoltà Roccia: --
Rifugio di Appoggio: nessuno
Attrezzatura Consigliata: Da ciaspolatore alpinista
Rischio Valanghe: 2
Condizione Itinerario: Buone
Valutazione Itinerario: Ottimo
Commento: Alla fine restiamo io, la Bestia e la new entry Tiziano. L’idea iniziale era quella di salire il Blinnenhorn in Val Formazza ma, visto il gran caldo e, a detta del rifugista del Mores, la mancanza di traccia verso il Blinnenhorn, all’ultimo momento ci orientiamo sulla Val d’Aosta. Scegliamo così la Testa del Grand Etret, cima poco conosciuta ma assai interessante dell’alta Valsavarenche. Dopo l’ennesimo controllo delle forze dell’ordine, questa volta poliziotti (Bestia sei tu che con la tua faccia e con quei capelli dai nell’occhio), giungiamo a Pont con una temperatura di 3°C. Nonostante ciò, la neve tiene fin dalla partenza.Una volta entrati nel vallone di Seiva, andiamo a impantanarci in una zona con neve molle e ricca di maros.La ravanata fortunatamente dura poco dopo di che, una volta attraversato il torrente, su neve ben compatta risaliamo il vallone fino a raggiungere il Ghiacciaio del Grand Etret. In 3 ore raggiungiamo la vetta che solo dopo scopriremo non essere la vera cima poiché essa, è spostata un centinaio di metri sulla sinistra. Niente di male, la vista, contrariamente da quanto mi aspettavo, è assai spettacolare.Si vedono pure le Grandes Jorasses e spunta anche la cima del Bianco. Rimaniamo in vetta una mezz’oretta dopo di che iniziamo la lunga discesa del vallone. A circa 2900 metri, in una zona pianeggiante del ghiacciaio, misuro mediamente 230 cm di neve dopo di che la sonda si fermava presumo sullo strato di ghiaccio.Davvero una miseria, innevamento da giugno inoltrato. La neve tiene bene fino a 2500 metri dopo di che, una volta guadagnata la zona di Maros e larici, eccoci costretti a ravanare come delle bestie.Fortunatamente anche gli scialpinisti sono costretti a farlo sentendoci meno soli….. Alla macchina 15°C, mese di agosto! Salita sicuramente sconsigliabile agli scialpinisti in questo periodo, si portano in spalla per un lungo tratto. Bella invece per noi ciaspolatori. E ora si spera nel bel tempo per il prossimo week end, ha tutta la settimana per fare brutto..Le idee non mancano e l’esame di statistica sarà un ricordo……
Data inserimento 01/05/2005 13.14.23

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