Numero report: 275
Nome: Gruppo Ciaspolatori e Canalisti delle Grigne
Indirizzo posta elettronica: grigna@on-ice.it
Gita: Aiguille d'Argentiere (3902 m)
Data: 23/04/2006
Regione: FRANCIA
Via di Salita: Glacier du Milieu
Località partenza: Argentiere
Quota partenza: 1230
Quota arrivo: 3902
Dislivello: 2700
Difficoltà: PD+
Pendenza Gradi: 45°
Difficoltà Roccia: I
Rifugio di Appoggio: Refuge d'Argentiere (sconsigliato)
Attrezzatura Consigliata: Da ciaspolatore alpinista
Rischio Valanghe: 2
Condizione Itinerario: Buone
Valutazione Itinerario: Eccezionale
Commento: Dopo un venerdì sera di preparativi e di telefonate, eccoci sabato alle 5 al parcheggio di Castellanza. Con gran fatica riusciamo a caricare tutto sulla Sumaru del Catena e affrontiamo il lungo viaggio alla volta di Argentiere in stile “ barboni”, stipati come sardine. Una volta ad Argentiere, ci concediamo subito croissant e baguette mentre Rambo va ad acquistare un paio di occhiali da sole. Carichi come muli, partiamo dai 1230 m del paese e risaliamo un primo tratto della grande pista che scende dal Lognan. Quando la pista vira nettamente verso destra, imbocchiamo una serie di canalini molto ripidi sulla sinistra che portano al Refuge de Lognan. Riprendiamo le piste e, con una breve deviazione alla quota 2340 m, mettiamo piede sul grande fiume ghiacciato, il Glacier d’Argentiere. Ovviamente tra schiamazzi e gags varie, disturbiamo la quiete di quei meravigliosi luoghi……. Passiamo senza problemi la zona screpacciata verso i 2500 m e proseguiamo fin quasi al refuge d’Argentiere. Mentre il Catena va al rifugio alla ricerca di un giaciglio, io, Rambo, Franz e Bestia, montiamo il nostro campo, proprio all’imbocco del vallone del Glacier du Milieu. Il Catena torna e ci dice che è costretto a tornare a valle perché la “simpatica” rifugista lo ha cacciato dicendogli che il rifugio è pieno. (Davvero un’accoglienza super direi. E poi ci si lamenta dei rifugi italiani….)ci saluta e scodinzola verso valle mentre il tempo nel frattempo peggiora. Nuvole minacciose avvolgono le pareti delle Droites e delle Courtes. Facciamo una breve passeggiata al refuge d’Argentiere dove salutiamo Lorenzorobico e sua moglie Tecla. Tornati al campo, iniziamo i preparativi per la cena. Sotto i primi fiocchi di neve, mangiamo risotto coi funghi, risotto agli asparagi e affettati vari. La serata culinaria si conclude con il the mentre il tempo peggiora decisamente. Inizia a grandinare e pensiamo subito ad una bella gufata del Pachiderma che venerdì sera aveva preannunciato due giorni di brutto tempo in quel del Bianco. Ritiratici nelle tende prematuramente, la grandinata si trasforma in tormenta di neve con raffiche di vento violentissime, non mollerà tutta la notte. Quando ci svegliamo, il morale è abbastanza a terra, nevica ancora e la nebbia avvolge tutte le vette. Decisi praticamente a ritornare a fondovalle, verso le 8.30 ecco schiarite molto importanti, i 4000 si liberano e, allora, decidiamo di tentare la cima nonostante l’ora tarda. Di buona lena, risaliamo senza problemi di sorta il Glacier de Milieu che si fa via via sempre più ripido. Entrati nel canalone finale, con pendenze attorno ai 45°, raggiungiamo la breve cresta che ci consegna sulla vetta, sovrastata da una grossa cornice. Purtroppo il tempo nel frattempo è di nuovo peggiorato e, la nebbia, ci nega tutta la vista spaziale che avremmo goduto dalla vetta. Tornati alle tende, ritroviamo l’amico Catena, risalito dal fondovalle dove aveva dormito. Smontiamo il campo e ripartiamo alla volta di Argentiere, che raggiungiamo alle 18.30. Dopo aver caricato la Sumaru, cenato con panini in una via di Argentiere, ecco l’estenuante viaggio di ritorno. Gita super, rovinata solo dalla mancata vista una volta in vetta. Partecipanti: io, Bestia e Rambo (ciaspolati) Franz e mezzo Catena (scimuniti). cdl (Kikko non è politica) in vista!
Data inserimento 24/04/2006 11.28.15

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