Commento: |
Alla partenza dal Lago Morasco cielo poco nuvoloso con un po’ di velature che corrono veloci nel cielo. Risaliamo il sentiero che ci porta all’Alpe Bettelmatt e i successivi pendii ripidi che ci consegnano al Passo Gries. Il tempo di fare il traverso che immette sul Ghiacciaio del Gries, la meteo peggiora sensibilmente e da ovest avanzano grosse virga nevose. In breve siamo investiti da un bel buferone con vento sostenuto. Nonostante ciò, la visibilità si mantiene buona e possiamo così avanzare lungo il ghiacciaio, tenendosi sempre in destra idrografica. Passata una zona di seracchi (nessun problema stando contro le rocce), la visibilità peggiora ma avanziamo ugualmente. Una volta giunti alla Gran sella del Gries, una fugace schiarita ci permette di raggiungere questa vetta che, col bel tempo (ma quando mai in Val Formazza è bel tempo? Ci son stato 4 volte, sempre col brutto) deve essere assai panoramica.
La discesa in mezzo alla nebbia non è delle migliori ma, navigando a vista, torniamo nella parte bassa del ghiacciaio dove la nevicata lascia spazio alla pioggia. Una volta all’auto, ecco che tutti imprecano contro le mie previsioni…..ma io non me le invento, il bollettino lasciava molte speranze fino ad almeno mezzogiorno.
Gita molto lunga che col bel tempo dovrebbe essere di gran soddisfazione. Spettacolare il Ghiacciaio del Gries che, nonostante abbia un bacino di accumulo di poco superiore ai 3000 m, raggiunge dimensioni notevoli.
Partecipanti alla gita: io, Rambo, Tiziano e Leo (ciaspolati) + Tapiro e Kikko (scimuniti) + Paglia e Anna che ci hanno abbandonato al Passo Gries.
|