Numero report: 297
Nome: Grigna, Rambo, Ares, Ares' father
Indirizzo posta elettronica: grigna@on-ice.it
Gita: Pizzo Recastello (2888 m)
Data: 28/05/2006
Regione: Lombardia
Via di Salita: Canale nord
Località partenza: Grumetti di Valbondione
Quota partenza: 980
Quota arrivo: 2888
Dislivello: 1900
Difficoltà: PD+
Pendenza Gradi: 45°
Difficoltà Roccia: II
Rifugio di Appoggio: Rifugio Curò
Attrezzatura Consigliata: Da alpinismo.
Rischio Valanghe: 1
Condizione Itinerario: Ottime
Valutazione Itinerario: Ottimo
Commento: Il week end inizia sabato mattina alle 9 al Bione. Siamo io e Rambo. Affrontiamo il lungo viaggio fino a Mazzo di Valtellina dal quale, saliamo sulle rampe più dure del Mortirolo per seguire la 20^ tappa del Giro d’Italia. Una volta terminata la corsa, eccoci impegnati in un viaggio -odissea di ben 5 ore per coprire i 140 km che ci separano da Valbondione ( Mazzo di Valtellina - Aprica – Edolo – Lovere – Sovere – Clusone – Valbundiù). Giungiamo ai Grumetti alle 22.45, montiamo velocemente la tenda in uno spiazzo a fianco del parcheggio e ci addormentiamo…. Purtroppo il sonno dura poco visto che alle 2.30 veniamo svegliati all’improvviso dagli schiamazzi di una ragazza alle prese con il moroso ubriaco. Questo non ne vuol sapere di andarsene e così, tra una litigata e l’altra, passa il tempo e, alle 3.25, suona la sveglia. Mentre Rambo cerca di aiutare la ragazza nel calmare sto ubriacone, io smonto la tenda e preparo il the. Fortunatamente l’ubriaco, grazie alle insistenze di Rambo, si calma e se ne va. Dopo pochi minuti, ecco giungere da Verdello il buon Ares e il padre. Di buona lena, risaliamo il lungo sentiero del rifugio Curò, che raggiungiamo in meno di 2 ore. Da qui, seguendo 4 ragazzi partiti con noi da Valbondione, risaliamo il tipico terreno Orobico fino a raggiungere la base del canalone nord del Recastello. Calzati i ramponi ed estratta la fida piccozza, risaliamo i bei pendii che ci portano al canale vero e proprio. Qui, il mio stomaco inizia a fare le bizze e sono costretto ad infilarmi in una specie di crepaccia terminale per espletare i bisogni impellenti. Tornato nel canale, i miei soci sono già molto avanti e quindi salgo da solo su neve ottima, dura ma non troppo. Una volta usciti alla bocchetta, in pochi minuti si giunge in vetta attraverso la cresta della via normale. Qui rimaniamo a lungo in meditazione fin quando giunge l’ora di scendere….Ovviamente, il re delle contraddizioni (il sottoscritto) trova maggiori difficoltà nel scendere dalla via normale che a salire dal canalone…..una volta superato il canale assai sfaciumòso, attrezzato con catene, pendii di neve piuttosto gessosa, alternati a tratti su macereti, ci riportano al Curò, percorrendo la bella Val Cerviera. Dopo una meritata pausa con pranzo annesso, ritorniamo in marcia e, alle 14, siamo alle macchine. Ovviamente è grande la soddisfazione da parte di tutti, compreso il sottoscritto, rimasto piuttosto ben impressionato da queste valli ritenute, forse ingiustamente, troppo repulsive ed ostili. Giunti a Lecco, ecco la prima sorpresa……il Catena e il Franz, appena tornati dalla Val Malgina. Andiamo così al bar del Lago di Oggiono a sgolarci qualcosa di fresco. Sulla strada del ritorno, io e Franz facciamo anche una breve puntatine a casa del Lucertolatore per eccellenza, alias Luca Bono, appena tornato dalle sue pareti assolate…… Salutato il Bono, rientro in superstrada e, in un tratto di colonna, ecco la seconda sorpresa. Mi si affianca Dario, un vecchio compagno di “Grignone” con il quale intrattengo una chiacchierata da finestrino a finestrino mentre il lungo serpentone di auto avanza lentamente….. Una 2 giorni davvero unica nel suo genere, molto divertente e ricca di avvenimenti. Non è già un avvenimento il Grigna in Orobia? Indimenticabile! partecipanti: io, Rambo, Ares e Ares’ Father
Data inserimento 29/05/2006 8.49.39

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