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Appena riaccendiamo i cellulari al rifugio Pontese, arriva subito la chiamata del Franz. Ci invita così ad andare al Rifugio incustodito di Pian della Ballotta per salire l’indomani mattina la Grande Aiguille Rousse. Consultatici brevemente tra di noi, decidiamo di seguire la coppia Franz – Catena e così, scendiamo a Locana e risaliamo la lunga strada del Colle del Nivolet. Lasciamo l’auto poco sopra la grande diga del Lago Serrù e, carichi come muli, percorriamo il sentiero per fortuna quasi pianeggiante, che porta a questo rifugio appollaiato su un roccione a picco sul lago. La serata si fa interessante, vino per i bevitori e coca cola per gli astemi, pasta in gran quantità, risotto, torta, di tutto e di più. Alle 23 finalmente gli animi si placano e ci addormentiamo. Al mattino, dopo aver sistemato il rifugio, risaliamo il sentiero attrezzato che ci porta al Pian della Ballotta. Da qui, su terreno via via sempre più ripido, guadagniamo l’ampia depressione del Colle della Vacca, dal quale, con un lungo traverso, ci portiamo sul Glacier de Sources d’Isere.
Con pendenza costante, giungiamo sotto l’ultima rampa e, guadagnata la larga cresta, in breve siamo in vetta. Panorama spettacolare, clima finalmente un po’ più caldo che in basso. Ritorniamo sui nostri passi ridiscendendo il ghiacciaio ma, anziché ritornare al Colle della Vacca, risaliamo 150 m fino a giungere al Col d’Oin. Da qui, attraverso il Ghiacciaio del Carro, ritorniamo verso valle passando dal bellissimo laghetto di Pratorotondo.
Che dire di questa gita? Semplicemente fantastica! E dell’intero week end? Una meraviglia! Grande compagnia, grandi montagne!
Partecipanti: io, Bestia, Rambo, Lorenz detto Botto, Catena e Franz.
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