Commento: |
partiamo di sabato sera, carichi come muli, con l'intento di piantare la tenda poco sopra il rifugio coca (perchè il guero dice che è più alpinistico).al mattino la sveglia verso le 4.00 ci coglie un po' assonnati per via del poco riposo ed un po' dubbiosi per colpa delle nebbie sulle cime, ma ogni tanto lo scais ed il porola si mostrano a noi.
saliamo tranquillamente al lago di coca e da qui iniziamo a salire in direzione nord-ovest verso il canale centrale dello scais, è un bel canale , abbastanza facile e sicuro con pendenze non superiori ai 45°, la neve tutto sommato è in buone condizioni.
terminato il canale, si inizia un percorso di creste con passaggi di III/ IV(uno) che conduco in vetta allo scais. la discesa verso la bocchetta meridionale di porola è da effettuare con attenzione, sebbene non ci siano difficoltà superiori al II grado, per via della poca compattezza della roccia.
giunti sulla vedretta di porola si attacca la cima lungo un bel canale di 50° max..
la discesa dalla cima di porola a l passo di coca è sempre per ripidi canali su neve surriscaldata e poco compatta...risaliamo verso il passo di coca, e per ghiaioni giungiamo all'abbandonata tenda....
di qui a valbondione, dove giungiamo stanchi, ma felici con l'intento di andare a festeggiare la gita con una buona birra dal buon soffi.
partecipanti:
guero (grande merito), gerva (il più in forma) ed io (il più stanco) |