Numero report: 355
Nome: Franz
Indirizzo posta elettronica: ronofran@hotmail.com
Gita: Lauteraarhorn (4042m) - Oberland
Data: 16/07/2006
Regione: SVIZZERA
Via di Salita: Couloir Sud - Cresta SE
Località partenza: Grimsel see
Quota partenza: 1930
Quota arrivo: 4042
Dislivello: 2200
Difficoltà: AD
Pendenza Gradi: 50°
Difficoltà Roccia: III
Rifugio di Appoggio: Aarbiwack
Attrezzatura Consigliata: 2 picche, casco, corda 50m (anche se non usata, ma per eventuali doppie), set friend.
Rischio Valanghe: 0
Condizione Itinerario: Eccellenti
Valutazione Itinerario: Eccezionale
Commento: E un’altra volta, causa instabilità sul Rosa, salta la Signal. Sento il veterano dei 4000 (questo è il suo 66esimo), Gio Rovedatti di Morbegno che mi aveva proposto il LAUTERAARHORN, 4046m nell’Oberland Bernese. Ne esce una gita in stile hymalayano: 25 km di sviluppo per soli 2100 metri di dislivello. L’Unteraargletscher sinuoso e coperto in gran parte da detrito sembra il Baltoro. Il punto d’appoggio è l’Aarbiwak, 17 posti a 2730m in un posto fantastico sperduto sotto la parete del Finsteraarhorn. Ci sono coperte, sacchi letto, bibite, fornello e pentole, birra, vino. Con noi 2 svizzeri che arrivano un’oretta dopo. Ritrovo al Fuentes alle 4:30, alle 8 siamo in marcia lungo l’interminabile Grimselsee prima e lungo il ghiacciaio dopo. Giornata ottima con pochi dei cumuli preannunciati. Giunti (5h contro le 7 date) alla capanna ci concediamo un sonnellino. Ceniamo e via in branda; la serata è ottima. Sveglia alle 2 e via. Ci preoccupa un temporale in lontananza a sud, ma in tutto il giorno le uniche nuvole saranno tra noi e il Rosa e basta. La mezzaluna è molto utile per trovare l’attacco del lungo couloir a quota 3000. Si estraggono le 2 picche e si parte con ritmo costante per il pendio. Sono 900 metri a 45° con tratti a 50. La neve è perfetta, le picche danno buona sicurezza, quindi la corda rimane in saccoccia. A metà canale le cime si innondano di rosso: spettacolo della natura. Giunti al colletto, becchiamo i due svizzeri in discesa. Il panorama è ormai mozzafiato. Ci leghiamo corti (20m)e partiamo di conserva (metterò qualche friend volante). Il primo gendarme lo aggiriamo come consigliato nelle guide e poi via per placche di solidissimo granito asciutte e calde (II-III). L’ultimo tratto è aereo da paura. Alle 8:30 siamo in punta. Il panorama è indescrivibile. Il Grimselsee pare in un altro…stato quant’è lontano (…). Davanti a noi oltre al magnifico Eiger, il nuovo amore: lo Schreckhron che già programmiamo per agosto. Ancora qualche foto e giù, per l’interminabile discesa. Sulla cresta rimontiamo il gendarme con bel passaggio di III+. A destra del couloir scoviamo un comodo passaggio su rocce (I) e detriti ideale per la discesa che ci fa fare 500m in poco più di mezz’ora. In breve (anche perché correvamo), calzati i ramponi siamo alla base del canale fuori da ogni pericolo. Ora è solo un lungo estenuante rientro. Alla macchina alle 18 non ne potevo più di sassi, ghiacciai e laghi artificiali!!! Al rientro ci fermiamo a cena da un amico di PM (Mamo a Porlezza) a raccontargli la nostra avventura: come si dice, almeno una volta nella vita…però basta e avanza! Che ambienti, erano anni che sognavo di avventurarmi lungo quell’infinito ghiacciaio. Secondo solo all’Aletsch nelle Alpi.
Data inserimento 17/07/2006 16.56.14

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