Numero report: 37
Nome: Luca Colzani & Andrea Azzali
Indirizzo posta elettronica: grigna@on-ice.it
Gita: Pizzo Canciano (3103 m)
Data: 15/05/2005
Regione: Lombardia
Via di Salita: cresta ovest
Località partenza: strada per Campo Moro
Quota partenza: 1950
Quota arrivo: 3103
Dislivello: 1300
Difficoltà: F
Pendenza Gradi: 30°
Difficoltà Roccia: II
Rifugio di Appoggio: Cà Runcasch (chiuso)
Attrezzatura Consigliata: da ciaspolatore alpinista
Rischio Valanghe: 2
Condizione Itinerario: Buone
Valutazione Itinerario: Ottimo
Commento: Dopo essere stati bidonati da Tiziano e da un suo amico, rimaniamo solamente io e Rambo. Partiamo dalla strada per Campo Moro (parcheggio dopo la galleria) alle 6.30 sotto un cielo velato ma assai spettacolare. Risaliamo la stradina che ci porta a Cà Runcasch e poi, anziché puntare al Cornetto seguendo la via scialpinistica per lo Scalino, ci addentriamo nel vallone che ci porta al Passo Campagneda. Fino ai 2400 metri, troviamo neve ben compatta e assai portante mentre, dalla quota in cui il giorno prima aveva nevicato, la neve sottostante il leggero strato di neve fresca è molle e di conseguenza ci costringe a calzare le ciaspole. Dopo essere scesi un centinaio di metri verso il Passo Canciano, ci addentriamo nel vallone una volta occupato da una delle lingue del Ghiacciaio del Pizzo Scalino. Risaliamo la lingua del ghiacciaio, assolutamente liscia come un biliardo per poi raggiungere il gran plateau anch’esso completamente privo di crepacci. Misuro una prima volta la neve e trovo 230 cm nei pressi di una palina SGL. Battendo traccia sulla neve fresca che nel frattempo è diventata più o meno 10 cm, raggiungiamo la seletta a quota 3021 m.Qui, togliamo le ciaspole e calziamo i ramponi. Affrontiamo così la cresta ovest che ci conduce su questa panoramicissima vetta. L’ultimo tratto di cresta riserva qualche breve passaggio su roccia giusto per mettermi in difficoltà ma con caparbietà riesco a superarlo e anch’io sono in vetta. La discesa si rivela assai veloce su neve portante.Ci fermiamo poi sul gran plateau a fare un’altra misurazione (250 cm a quota 2900 circa) quando da lontano giungono delle voci animalesche che ci chiamano. Capiamo quasi subito che si tratta di Luca Bono e di qualche socio della squadra Fizik. Intratteniamo così un discorso a distanze kilometriche nel bel mezzo del ghiacciaio rovinando la quiete che ieri quelle montagne stavano regalando.Pochissima gente sullo Scalino e nessuno sulla nostra cima. Cerchiamo invano di raggiungere i Fizik intenti a salire verso il colle dello Scalino e così noi scendiamo facendo una linea dritta come un pino giù dal Cornetto. La neve dai 2500 in giù si rivela un calvario ma ormai il più è fatto…. Sfruttando poi le numerose lingue di prato ormai presenti, ritorniamo a Cà Runcasch e poi alla macchina
Data inserimento 16/05/2005 9.43.41

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