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Fantastico! Tutto: l’ambiente, la meteo, il tipo di percorso, la soddisfazione alla fine dell’interminabile discesa dalla vetta alla macchina... Domenica già una bella fatica la salita alla Domhutte (3 ore e mezza), su sentiero costantemente ripido e con l’ultima parte con molti tratti attrezzati, sotto un sole cocente. Cena al rifugio (ore 17,30!) ... da dimenticare, ma spettacolare vista sul vicinissimo Weisshorn. Partenza alle 3,30 dal rifugio e subito salita faticosa sul ripido sentiero morenico che porta sul ghiacciaio; dopo un po’ gli omini diventano molto rari e al buio è facile sbagliare percorso (in prossimità del ghiacciaio tenersi sulla sinistra). Dopo 5 ore e 45 min. siamo in vetta, e il panorama è davvero mozzafiato, in mezzo a innumerevoli 4000! Nonostante il caldo in discesa la neve tiene ancora molto bene, ma occorre fare MOLTA attenzione al tratto di ghiacciaio dopo la discesa del tratto attrezzato del Festijoch: è pieno di crepi e ponti molto infidi (tenersi bene sulla dx scendendo). In 3 ore e 15 siamo alla Domhutte e dopo una sosta rigenerativa, riprendiamo il sentiero ripidissimo (dall’inizio alla fine!) che in 2 ore e mezza ci riporta all’auto: 3200 mt. interminabili!
E’ davvero una montagna stupenda, non particolarmente difficile ma che richiede un grande impegno fisico, anche se il tratto attrezzato del Festijoch, i numerosi crepi e i pendii finali che raggiungono i 45°, soprattutto in caso di ghiaccio (noi abbiamo trovato ottima neve) richiedono molta attenzione. Tempo splendido sia sabato che domenica. Partecipanti: Fedora e Ivan. |