Numero report: 389
Nome: Davide
Indirizzo posta elettronica: ghizlo@libero.it
Gita: Punta di Scais
Data: 30/08/2006
Regione: Lombardia
Via di Salita: traversata
Località partenza: Fiumenero
Quota partenza: 790
Quota arrivo: 3038
Dislivello: 2300
Difficoltà: AD
Pendenza Gradi: --
Difficoltà Roccia: III
Rifugio di Appoggio: Brunone
Attrezzatura Consigliata: Corda, ramponi, piccozza, discensore, cordini, protezioni veloci.
Rischio Valanghe: 0
Condizione Itinerario: Buone
Valutazione Itinerario: Buono
Commento: Domenica siamo partiti da Fiumenero e abbiamo raggiunto il Brunone. L'idea era quella di raggiungere lo Scais e di traversare al Porola e al passo di Coca. E' così che dal rifugio ci siamo diretti alla vedretta di Scais e l'abbiamo attraversata fino alla bocchetta di Scais. Risalito il canale (3 chiodi + 2chiodi con cordino per sosta), siamo in cresta. La seguiamo senza problemi fino alla fetta di Polenta e al Torrione Curò, dal quale ci caliamo in corda doppia (diversi cordini su spuntone). Dall'intaglio saliamo a destra della cresta e poi ci riportiamo a sinistra sul versante valtellinese per risalire la placca Baroni e arrivare in vetta alla punta di Scais (3038m).Dalla vetta sembra di toccare il Porola... invece.... Procediamo per la cresta fino a quando diviene ripida, scendiamo allora sul versante seriano puntando ad una selletta formata da una crestina secondaria e da lì fino alla grossa cengia detritica. Dalla cengia ci abbassiamo agevolmente alla bocchetta di Porola. Mettiamo i ramponi e sfiliamo la piccozza per scendere lungo la vedretta di Porola e contornare la parete Ovest del Porola fino ad individuare il canale di accesso alla cresta. Il canale è pieno di detriti e di fango, saliamo di qualche metro, ma poi abbandoniamo l'idea di salirlo perchè la roccia 'ci rimane in mano'. Ci spostiamo sul canale più a destra, ma la storia non cambia. Proviamo un canale ancora più a destra, ma finiamo contro ad uno strapiombo.... Torniamo allora al primo canale (guardando la parete, quello più a sinistra) e tentiamo di salirlo... all'improvviso rimango attaccato con le mani soltanto, le rocce sotto i piedi si sono sfaldate e cadono sul ghiacciaio. Scendiamo a fatica e decidiamo di attaccare il lato destro del canale, sembrerebbe di roccia sana... invece niente! La roccia sembra tenuta insieme dal fango e appena la si carica, si stacca. Dopo due ore di 'lotta', giungiamo ad una decisione: scendere per la vedretta di Porola e arrivare a Piateda ci sembra la soluzione migliore. Iniziamo a scendere, la vedretta non è lunga, ma aggirare tutti i crepacci e arrivarne alla fine ci richiede due ore abbondanti. In un'altra mezz'ora giungiamo al rifugio Mambretti, che troviamo aperto. I due ispettori ci guardano come se fossimo alieni. Raccontiamo loro la nostra storia, ci rifocilliamo e poi scendiamo alla diga di Scais. Alla casa del guardiano della diga (...gentilissimo...!), ci fermiamo e telefoniamo a casa dicendo che faremo un po' tardi (per tutto il vallone di Scais il telefono cellulare non ha rete...). Intanto, scendendo, troviamo dei signori che si offrono per portarci alla stazione dei treni di Albosaggia. Arriveremo a casa poco prima della mezzanotte...! Naturalmente, ringraziamo i rifugisti della Mambretti, il guardiano della diga e il ragazzo che con la sua jeep ci ha portato ad Albosaggia. Lunedì 31/07 siamo saliti a Fiumenero a recuperare la macchina lasciata domenica mattina. La sera, abbiamo chiamato il rifugista del Brunone e gli abbiamo raccontato quanto successo. In conclusione, ci ha detto che abbiamo sbagliato percorso: una volta arrivati alla bocchetta di Porola bisogna proseguire sul versante seriano e non abbassarsi sul lato valtellinese come riportato nella relazione che si trova sul sito del C.A.I. di Bergamo!!!!! Chi volesse ripetere l'itinerario, attenzione a informarsi bene !!!
Data inserimento 01/08/2006 16.56.52

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