Commento: |
Seconda via alpinistica per me. Mi aspettavo un itinerario un pelo più facile e chiodato.
La via è discretamente lunga (460 m di sviluppo). Per l'attacco basta salire lungo la normale e poco prima del tratto in cui essa va verso nord per prendere un canale attrezzato si taglia a destra in mezzacosta e si giunge all'attacco (2 ometti e chiodo con cordino a 2 metri da terra). Le difficoltà son discretamente continue e la roccia è buona, anche se in qualche tratto leggermente scivolosa a causa di un lichene scuro. Tiro chiave il 3°, con un passaggio in cui forse siamo stati troppo a sinistra. Dopo il chiodo 5 m sopra la sosta e probabilmente meglio stare nel diedrino accennato a destra (allungando ben benone l'ancoragio citato) e non andare a sinistra, dove per passare in sicurezza Franz ha piantato un chiodo poi da me tolto. Soste quasi tutte attrezzate, tranne un paio da fare completamente e una da rinforzare con un dado grosso. Chiodi di passaggio molto rari (5 o 6 in tutto).
Usciti sull'anticima si segue più o meno la cresta in direzione della normale (visibile) e poi si sale in vetta lungo questa in 15 minuti. Il passaggio del chiodo Franz ha voluto dare una valutazione di V., come in un altro in cui son presenti 2 chiodi abbastanza vicini. Io non mi pronuncio, dico solo che il IV+ ci stava tutto.
Come seconda via alpinistica mi ritengo soddisafatto e ora sotto alle arrampicate in questo mese di ottobre, che spero regali grandi soddisfazioni.
Partecipanti: Giacomo (io) e Franz. |