Numero report: 475
Nome: Franz
Indirizzo posta elettronica: ronofran@hotmail.com
Gita: Angelone
Data: 23/10/2006
Regione: Lombardia
Via di Salita: Varie (vedi testo)
Località partenza: Barzio
Quota partenza: 800
Quota arrivo: 1000
Dislivello: 250
Difficoltà: D+
Pendenza Gradi: --
Difficoltà Roccia: VI
Rifugio di Appoggio: -
Attrezzatura Consigliata: NDA. 12 rinvii. Casco
Rischio Valanghe: 0
Condizione Itinerario: Buone
Valutazione Itinerario: Ottimo
Commento: Ancora un weekend dalle previsioni toppate (soprattutto troppo ottimistiche per il sabato)…alla fine però si è riusciti a vivacchiare e a portare a casa qualcosa anche stavolta. Dopo il pranzo del sabato a casa degli ospitalissimi Rob e Saby (dopo un tentativo per Arco naufragato – letteralmente, sic – a Desenzano alle 10 per la troppa pioggia), domenica alle 8 sono al solito Bione, col solito Bono per il solito Angelone. Tuttavia, come verrà da dire anche stavolta, questo “roccione” della Valsassina ha ancora molto da regalare. Facciamo in totale 9 tiri per tre singole vie (“Pilastro del Vampiro”, 5c; “Equazione di sbilanciamento”, 5b; e una via di 4 tiri con singolo passaggio di 6a+ azzerato alla grande alla Placca del Pistolino). Il pomeriggio, dopo una mattina grigia e umida, esce pure uno spiraglio di sole che viene subito cacciato dalla imminente perturbazione. Al ritorno non poteva mancare la sosta con “Spuntino d’Alva” (pizzoccheri, salamella e vino a soli 5 eurini…). Unica nota molto dolente della giornata il fortissimo spavento preso scendendo in doppia dal Pilastro del Vampiro. Un tizio che saliva, appoggiando il piede su una placca esattamente sotto la linea dei resinati (e quindi non fuori via!), ha fatto staccare un “televisore al plasma da 50 pollici”…questo, dopo avermi sfiorato mentre scendevo in doppia (gulp!) ha sfiorato la socia del tipo (colpita da dei frammenti ad una spalla), è rimbalzando sulla sosta del secondo tiro (lasciando una scia di pietre sbriciolate con annessa puzza di bruciato) ed è precipitato per i 60 metri verticali sottostanti sparendo dalla nostra vista, schiantandosi e frantumandosi al suolo e finendo nel bosco. Solo Dio ha voluto che non fossimo già a quella sosta ad attrezzare una nuova doppia o lungo la parete sottostante. Non saremmo sicuramente qua a raccontarlo…E ancora Dio ha voluto che sotto non ci fosse nessuno né in salita né fermo. L’evento è alquanto inusuale per l’Angelone caratterizzato da roccia pressoché ottima ed essendo talaltro quella una via definita superclassica del gruppo. Cosa sarà mai successo? Colpa del Global Warming…?
Data inserimento 23/10/2006 15.31.41

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