Commento: |
Quando è prevista neve, la salita al Grignone è d’obbligo! Partiamo dal Cainallo sotto una pioggerellina fine ma insistente. Nonostante ciò, il terreno risulta molto gelato e di conseguenza piuttosto scivoloso. Giunti alla Bogani, la pioggia lascia spazio alla neve. Con andatura molto elevata, ci addentriamo nel sempre fantastico anfiteatro delimitato dalle tetre pareti nord del Pizzo della Pieve e del Grignone.
Verso i 2100 m, ormai in prossimità del nevaio, iniziamo a calpestare la neve vecchia, molto gelata. Calzati i ramponi, affrontiamo poi la rampa – canale che ci consegna sulla cresta Est del Grignone. Da qui, raggiungere la vetta è questione di pochi minuti. In cima scambiamo 4 chiacchiere con il Pèro salito da Balisio e con Dario, anch’egli salito da Balisio. Mentre il Pèro rifiuta l’invito di scender con noi al Cainallo, Dario accetta.Chiacchierando un po, la discesa passa in fretta e, sempre sotto la pioggia torniamo all’auto.
Sempre di gran soddisfazione la salita dal nevaio…..
Partecipanti: io, Rambo e Dario in discesa
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