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Oggi ho ripetuto la via da me aperta.
Giornata soleggiata ma fredda.
Torrione quota 1537(toponimo proposto Torrione Bernardino Giuliana)
VENTO CHE PASSA
07-14/11/2004
Jimmy Palermo, Tommaso Salvadori, Massimo Suriano, Maurizio Zara
6A+(5c obbl.)
4 Lunghezze
Sviluppo 100 metri
Esposizione Sud
Discesa in doppia dalla via
1° ripetizione 28/11/2004 Mario Giacherio e Paolo Porcu
1° ripetizione invernale 13/02/2005 Luca Gaggianese e GiovannaVallardi
Note:
Bella via soleggiata caratterizzata da placche di roccia superba, compatta e aderente come quella del Sasso Cavallo.Panorama fantastico, con vista su Grignone, Grignetta, Lago di Como e Pianura Lombarda.Avvicinamento bucolico.
Aperta dal basso e chiodata interamente con fix inox del 10.
Basta una corda da 60, 10 rinvii e 1 cordino per clessidra.
Eventualmente qualche nut o friend se si vuole integrare l’ottima chiodatura presente.
Via dedicata al famoso poeta dialettale siciliano Bernardino Giuliana, premio Sicilia nel 1975 e nel 1991,morto nel 1999.
Bernardino Giuliana era mio zio.
Vento che passa(Ventu ca passa) è una sua raccolta di poesie.
Accesso:
Da Lecco si raggiunge Varenna e da qui Esino Lario.
Giunti in paese si seguono le indicazioni per Ortanella.
Si supera un primo ponte su un torrentello e al successivo, che attraversa il solco della Valle Ontragno, dopo circa 1,5-2 Km, si parcheggia in uno slargo sulla destra(circa 1000 metri di quota).
A piedi si riattraversa il ponte e si prende un non evidentissimo sentiero(non segnato).Prendere il sentiero e non la traccia che sembra una carrareccia!
Si attraversa il torrente, si inizia a salire a mezza costa, si supera come si riesce una interruzione del sentiero causata da una colata di detriti, e si raggiungono una serie di prese dell’acquedotto.
Da qui la traccia inizia a diventare più ripida e con una serie di tornanti su una costola boscosa raggiunge la radura dell’Alpe di Sotto.Si risale il prato lungo la sua massima pendenza e si raggiunge una largo sentiero che in piano porta poco sotto l’Alpe di Lierna(1253 m.s.m).
La si raggiunge, si costeggia la recinzione e quando il sentiero si perde in un prato si punta verso monte raggiungendo l’evidente traccia in falsopiano che ci porterà in un avvallamento.
Da qui la traccia punta decisa verso la Bocchetta di Calivazzo, risalendo la valletta ripidamente.
Giunti alla Bocchetta di Calivazzo(1420 m.s.m) si raggiungono i cartelli segnalatori dei sentieri CAI.
Imboccare un tracciolino(direzione est!), non indicato dalle tabelle, che parte alla stessa altezza della palina segnaletica che, prima in piano e poi in leggerissima discesa, aggira una costola erbosa.
Appena svoltata la costola appare il nostro slanciato Torrione che si raggiunge in breve lasciando la traccia nei pressi di un albero caduto e seguendo gli evidenti ometti posti sul pendio di erba e sassi.
La via parte nel canale caratterizzato da qualche faggio e dal buco che attraversa da parte a parte la parete di fronte all’attacco.
Nome della via scritto sulla roccia.
Avvicinamento 1-1,15 ore.
La successione dei tiri: 5b, 6a+, 5a, 5a
Per maggiori info: http://it.geocities.com/superpjimmy
Oppure scrivetemi
superpjimmy@yahoo.it
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