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Commento: |
Il dislivello della cresta è di 400/450 m circa, con uno sviluppo di circa 800 m. La difficoltà massima è data di IV+ ma c'è un camino con partenza ostica, soprattutto con lo zaino, che è dato di IV e forse qui la valutazione è strettina). Molto belli gli ultimi tiri sul filo di spigolo, aerei e continui. In via pochissimo materiale, una decina di chiodi in tutto. Il percorso è abbastanza intuitivo lungo il filo di cresta (relazioni su "Dimensione quarto" o "guida Vallot). Discesa in doppia direttamente dalla cima lungo una via attrezzata a spit aperta in questi ultimi anni. Da sconsigliare la discesa per la normale, diventata ormai un ripido pendio di sfasciumi che per tutto il giorno ha scaricato. Il ghiacciaio da percorrere sia all'andata che al ritorno non è in buone condizioni. Numerosi crepacci già aperti e ponti di neve già molto fragili. La roccia è in genere buona, soprattutto nei tratti più ripidi. Per gli appassionati di questo genere di salite (praticamente tutta da attrezzare - si arrampica con zaino pesante - difficilmente si trova coda) è senza dubbio una via da consigliare. L'ambiente in cui si arrampica è poi da 10 e lode. Praticamente si gode della vista di tutto il gruppo del Bianco. Un vero spettacolo.
Partecipanti: Sergio ed io.
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