Commento: |
siamo io lele leo e beppe,partiamo dopo mille titubanze sabato mattina alla volta di Solda,che raggiungiamo verso le 11.Qui troviamo tutto chiuso,2 bambini ci indicano in un italiano stentato un market vicino alla chiesa dove compriamo dei viveri e la tipa per poco non mi ciula 7 euri...il sentiero ci porta poi con breve camminata al rifugio,dove i gestori,apparentemente scorbutici ci riservano in realà un trattamento di tutto rispetto,il rifugio è strapulito,ordinato i prezzi ottimi(è pure privato)il rancio super abbondante!(beppe faticherà a finire).Mentre leo e lele dormono sotto le stelle io e beppe facciamo gli sciuri e prendiamo un letto(non mi va di rigirarmi sui sassi tutta notte)Al mattino sveglia alle 3 e partenza 4e30 siamo almeno 10 cordate(niente in confronto all'abituale affollamento di questa via).Il primo tratto per guadagnare il filo di cresta è il più pericoloso per via dei sassi,e il tempo è molto coperto,anche qualche gocciolona di condensa.Arrivati credo al secondo torrione quasi tutti davanti anoi si fermano,forse in attesa di miglioramento,noi proseguiamo fino a un esposto traverso dove ci sono alcuni anelli di calata,che noi non usiamo preferendo continuare slegati,una doppietta secondo me però non fa mai male...si arriva poi dopo qualche crestina di neve e facile arrampicata al tratto di 3 metri di III,che a noi sembra molto più duro,è pure straunto e bagnato,il Rosso passa e uno a uno ci recupera.Nei pendii successivi la neve con ghiaccio sottostante è infida ormai legati ci ramponiamo,dopo la sella che avevamo percorso senza ramponi per la neve molle su brevi pendii di neve molle la situazione cambia!Poi divertente arrampicata su bel calcare solido,affronto da primo il secondo passaggio chiave che supero brillantemete(miracolo)ramponi ai piedi e poi ancora roccia e neve finchè udiamo,dopo 5 ore di salita,le voci dalla vetta.Siamo tutti soddisfatti,peccato il fitto nebbione che ci ha lasciato intravedere solo qualche spettacolare scorcio.scendiamo poi dalla normale verso il Lombardi attraversando un'ambiente grandioso di seracchi e crepi(qualche girovagamento e un bello sfondamento da parte mia),poi una doppia sotto il bivacco e infine la lunga cresta che con calate e arrampicatine porta al Payer,dove ci gustiamo4 belle birrozze.Poi con lungo giro cambiamo versante e arriviamo al Tabarretta posto in spettacolare posizione a dirimpetto della Nord dell'Ortles,veramente spettaccolare:1300m di neve e ghiaccio fino forse a 70°...mi sa che una roba così nelle gambe(e nella testa)non ce l'avrò mai...a proposito:il Coston è davanti alla Nord del Gran Zebrù:condizioni pietose(sta scomparendo)e scariche continue(e spaventose)di sassi e ghiaccio.
Dal Tabarretta in poco più di unora siamo alla macchina
itinerario in ambiente grandioso,peccato per la salita nella nebbia,ma la discesa ci ha appagati e soddisfatti tutti con paesaggi di prima categoria
grazie ai miei compagni!
ps:non sottovalutare la discesa per la quale occorre lo stesso tempo(di più in caso di allollamento)della salita a causa di passaggini esposti su roccia e del lungo giro per riguadagnare il versante che guarda Solda |