Numero report: 89
Nome: Luca Bono
Indirizzo posta elettronica: fenriso2000@yahoo.com
Gita: Pizzo Bernina
Data: 02/07/2005
Regione: SVIZZERA
Via di Salita: Biancograt(Crast'Alva)
Località partenza: Rif.Tschierva
Quota partenza: 2583
Quota arrivo: 4049
Dislivello: 1500
Difficoltà: D-
Pendenza Gradi: 45°
Difficoltà Roccia: IV
Rifugio di Appoggio: Rif.Tschierva
Attrezzatura Consigliata: da alpinismo+scelta di nut,friend,chiodi da roccia,3 chiodi da ghiaccio
Rischio Valanghe: 0
Condizione Itinerario: Mediocri
Valutazione Itinerario: Eccezionale
Commento: parto in tarda mattinata diretto a Mandello dove lele mi aspetta completamente sbarbato e ranzato.Arrivati a Pontresina ci incamminiamo nella lunga e splendida Roseg minacciati da un temporale che però ci risparmia.A un certo punto squilla il telefono:è luca m. che liberatosi da un impegno,decide di raggiungerci per tentare la salita anche da lui tanto agognata...e noi che ce lo immaginavamo a casa a mangiarsi le dita!E così mentre finiamo di cenare coi nostri bei panini al rifugio l'amico arriva e possiamo coricarci inveendo contro la bella rifugista che voleva farci pagare 8 euri una bottiglia d'acqua!Alle 2 e30 suona la sveglia così per le 3,30 siamo in partenza,le cordate non sono poche e una fila di frontali è diretta verso la Fuorcla Prievlusa,a cui arriviamo tramite un bello scivolo di neve ghiacciata,il tempo però comincia già a guastarsi...infatti la nebbia si impossessa lentamente della volta stellata mentre attacchiamo la parte rocciosa.Questa non presenta particolari difficoltà,ma la presenza di vetrato e neve fresca impongono attenzione,arrampicare con le moffole no è il massimo ma le prese sono così grandi e la roccia così solida che mi permetto una variante sulla sx per scavalcare direttamente una guglia..divertente certo ma intanto alcune cordate ci sorpassano tramite il passaggio facile,questa mossa la pagheremo più avanti!Finitao il risalto roccioso,si para davanti a noi l'immagine da sogno della Scala del Cielo,è come un sogno,squarci di sereno ce la mostrano a momenti improvvisi in un eccitante gioco vedo-non vedo(...)cosicchè la attacchiamo con entusiasmo,la nve è marmo,procediamo spediti ma quando la cresta si impenna alcune cordate che preparano le soste ci rallentano,noi le sorpassiamo di traverso senza però lesinare qualche vite ogni tanto(sempre in conserva)dato che siamo ormai sul ghiaccio...il sinuoso serpentone di neve sembra non aver mai fine,intanto è sempre più violento,così insopportabile da farmi fermare in una improbabile posizione per mettere la giacca...nonostante le forti raffiche il cielo non si apre e i fiocchi di neve ghiacciata colpiscono come proiettili!Arrivati sul Piz Bianco ci rifocilliamo poi partiamo all'attacco del pezzo finale,qui perdiamo un sacco di tempo alla prima calata dove un anziano signore fa uno di quei casini che la metà basta,inoltre gruppin di simpatiche cordate a 2 spazientiti dal fatto si mettonoa superare a destra e manca causando un micidiale intreccio di corde che paralizza lele mentre lo recupero...luca m.invece è impegnato in un acceso botta e risposta con una cafona svizzera che accusa noi(?!)di rallentarla...dopo tali vicissitudini raggiungiamo la nostra meta,che ci accoglie dopo il famoso gendarme(il passaggio di IV per fortuna non l'ho proprio notato!)e la crestina rocciosa finale,molto tranquilla.Scattata la foto di vetta tutti giù dalla normale,io sono molto stanco e cedo a luca m.il comando,il vento è sempre violentissimo soprattutto sull'aerea crestina nevosa tanto che mi devo ogni tanto fermare per ristabilire l'equilibrio!arriviamo così alle calate dove,in balìa degli elementi,uno strano accento siciliano fa capolino nella tormenta...non ci posso credere,sono franz e max,due siculi con tanto di baffettitrapiantati a milano che io e luca m. abbiamo più volte incontrato arrampicando in Grignetta!e così mentre le risate ci fanno per un attimo dimenticare il freddo concludiamo assieme ai simpatici siciliani la discesa atterrando sul ghiacciaio del Marco e Rosa,poter finalmente camminare su una bella distesa di neve è una pacchia e ci lanciamo giù dal pendio diretti al rifugio...è stata dura,il vento e il gelo hanno reso l'itinerario davvero impegnativo ma finalmente il nostro piccolo sogno si è concretizzato... partecipanti:luca b.-lele-luca m.
Data inserimento 04/07/2005 15.08.54

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