Numero Report 116
Nome daniele simoncini
Posta Elettronica simonsimon@libero.it
Nome Cascata il sogno del gran scozzese
Data  Svolgimento 15 /03 /07
Regione Trentino
Partenza lago di malga Boazzo, val Daone
Accesso si costeggia il lago passando sotto i due rami della "Regina", finchè la Gran Scozzese non vi sta sopra la testa
Quota Attacco 1200
Dislivello 300
Difficoltà Globale IV
Difficoltà Tecnica 5
Tecnica Su Roccia --
Misto --
Esposizione Nord-est
Rischio Valanghe 2
Tipo Di Ghiaccio: plastico
Condizioni: Eccellenti
Valutazione Cascata: Eccezionale
Commento: Che dire di questa cascata? Decidiamo che sarà l'ultimo grande obiettivo della stagione, la sfida finale. Da qualche parte si sentiva sussurrare che non è nemmeno un grado 5, che non è verticale, che si lascia fare... Avevam visto solo foto. Ma quando siamo arrivati l'altra sera, al crepuscolo, a darle un'occhiata... beh, non parlava più nessuno: è terribilmente bella, azzurra a sinistra e verde a destra, e sopra i colori si invertono, ma soprattutto è DIRITTA da matti, una lama di ghiaccio attaccata ad una placca verticale, lassù, che pare voler salire al cielo per la via più breve possibile. Quando vedi questa, tutte le altre che hai fatto ti sembrano appoggiate. Ma, in più, senti che le calza a pennello quel detto che fa: "if you don't play this, you are not playing anyway", e ne sei calamitato. Il giorno dopo: sulle goulottes che portano alla base del saltone ci sono appoggi per i piedi e tasche per le picche: pare la via delle conchette, fatte di quel misto di neve vecchia e ghiaccio secco dove, chissà perchè, il ferro si attacca benissimo. Mentre sono appeso ad una sosta fatta "al volo", di colpo sento un fruscio, un rombo, vedo una nuvola sopra di noi: è una valanga! giù dal saltone si è frammentata in miriadi di aghi di ghiaccio che ci investono solo di striscio, per un attimo non si vede più niente, come se fosse una tormenta. Poi finisce e solo lo zaino, laggiù alla base, ne è sepolto. Imbiancati, ridiamo divertiti. Lf riprende a salire. Alla base del saltone: non è una lavagna uniforme, ma seguendo i punti deboli tra diedrini e colonnette, si guadagna una comoda nicchia, 30 mt sopra, con pavimento di ghiaccio e tetto di granito, in cui sono infissi dei chiodi. Quando, al tiro successivo, ne esco a dx, devo salire 35 mt sul diritto, al limite tra il ghiaccio verde e l'azzurro, in parete aperta. Non è difficile, me lo dico e me lo ripeto: lo ho fatto decine di volte in palestra, e in più qui il ghiaccio è morbido e malleabile, entra tutto al primo colpo. Ma non devo guardar giù! Ecco il punto: parti già da un posto tanto "su in alto" che par di essere sulla nordest del Badile, ma da qui devi salire, allo scoperto, all'aperto che più aperto di così non potrebbe essere, con un vuoto dietro la schiena e sotto i piedi che ti dà i crampi allo stomaco. Questa è la Gran Scozzese, una cascata in natura tanto perfetta e nella tua mente così coinvolgente, che alla fine della giornata ti pare di aver vissuto un sogno.
Data Inserimento Report 16/03/2005 12.43.37

 

Back