Numero 115
Nome Franz Rota Nodari
Posta elettronica rotanodari.f@irea.cnr.it
Gita Pizzo Spadolazzo
Data 06 /11 /2005
Regione Lombardia
Via di salita Cresta SE
Partenza Macolini (Madesimo)
Quota partenza 1670
Quota arrivo 2772
Dislivello effettivo 1102
Difficoltà EEA
Rifugio appoggio Rifugio Bertacchi (invernale)
Attrezzatura consigliata Scarponi con buon vibram..., ramponi, passamontagna (maschera), ghette, (eventualmente picca...rigorosamente Jorasses), giacca gore-tex!!!!
Rischio valanghe 0
Condizioni trovate Discrete
Valutazione itinerario Buono
Commento In questeo weekend, la concomitanza temporale del maltempo è stata soprendente: bello venerdì e lunedì, pessimo sabato e domenica!!! Tra l'altro dovuto anche al ritardo del previsto miglioramento da ovest per domenica. Imperturbabili (è proprio il caso di dirlo), ci troviamo alle 5 al Bione io, LucaBBono, Beppe, Flavio il Taniro e il Fizik Leo. Tempo asciutto anche se fino a mezzanotte diluviava. Giunti a Mandello, dove dei misunderstandings tra Bono, Leo e Lele sono da scompisciarsi dalle risate, non troviamo il Lele (non avvisato da nessuno: "non lo dovevi avvisare tu? ma io non mica avvisato, pensavo lo facessi tu!") proseguiamo per la Val Chiavenna. Giunti a Macolini, oltre Madesimo, nessun segno di miglioramento. Usciamo dalla macchina e imperversa la bufera: cristalli ghiacciati sono sferzati contro i nostri visi!!! Aramti di passamontagna ci incamminiamo alla volta del Rifugio Bertacchi. Salneod ci scaldiamo. Unica consolazione il fatto che il nevischio non si sia tramutato in pioggia. Dal bel invernale del rifugio proseguiamo oltre il lago verso il Passo Niemet. Naufragata l'idea dell'Emet (il limite delle nuvole è 3000m) ci dirigiamo verso il Pizzo Spadolazzo seguendo dei bolli arancioni. Più saliamo e più i bolli spariscono sotto la neve nuova (al massimo 20-30cm). Faccciamo un ampio giro in territorio svizzero e puntiamo alla vetta per la cresta SE. Il procedere è a volte faticoso per le pietre scivolose coperte da neve instabile. In vetta, la nevicata raggiunge il massimo. Atmosfera ovattata. In discesa, calzati i ramponi per le placchette nascoste (il Beppe impugna anche la sua ottima picca per eventuali scivoloni), dopo l'elettrodomestico di turno smosso dal Fizik Leo (si tratta di una televisore al plasma: liscio e squadrato), troviamo Ale che ci sta venendo incontro. Tornati al Rifugio, ora aperto per cambio gestione, troviamo Claudia. Dopo un buon thè caldo offerto dai gestori e qualche piocco di legno da ardere di troppo (...) scendiamo a valle sotto una fitta pioggerella spettegolando delle donne del Bono (argomento da discesa dal Gonnella, per lunghezza...). Giornata che finisce all'Osteria della Birra di Gordona. Bella gita ad una cima che nessuno di noi aveva salito. L'atmosfera magica e ovattata della neve ha rregalato forti emozioni. Sicuramente meglio che farla con tempo solo grigio (ancor perggio con pioggia). L'Emet è ancor lì per un nuovo più convinto ritorno (tanto i panorami sono uguali...)!
Data immissione 07/11/2005 10.50.25

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