Numero | 116 |
Nome | Luca Colzani & Riccardo Scotti |
Posta elettronica | grigna@on-ice.it |
Gita | Rilievi al serracco del San Matteo |
Data | 08 /11 /2005 |
Regione | Lombardia |
Via di salita | Verso il Palon de la Mare |
Partenza | Albergo dei Forni |
Quota partenza | 2400 |
Quota arrivo | 3100 |
Dislivello effettivo | 700 |
Difficoltà | EE |
Rifugio appoggio | Invernale del rif. Branca (tenuto benissimo) |
Attrezzatura consigliata | ghette obbligatorie ramponi facoltativi |
Rischio valanghe | 2 |
Condizioni trovate | Accettabili |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Attratto dall’evoluzione piuttosto rapida negli ultimi giorni del serraccone, decido di seguire il Nibi al “Punto 3000” per effettuare delle misurazioni con teodolite. Sono con noi anche l’ingegner Nicola e il futuro ingegnere Mauro, compagno di tesi del già dottor Scotti. Ai Forni troviamo il mitico Giuseppe Cola con il quale saliamo poco sotto al Branca con la sua Jeep (dotata di regolare permesso di circolazione). Purtroppo anche questa volta l’etica va a farsi benedire ma del resto la nostra era una salita per scopi scientifici e non alpinistici….quindi, il tutto è pienamente giustificato.Con zaini pachidermici risaliamo la morena del Ghiacciaio dei Forni battendo traccia in circa 25 cm di farina 00. Ad un certo punto un prolungato boato cattura la nostra attenzione. Il seracco ha sicuramente perso qualche pezzo ma noi non abbiamo visto nulla.Probabilmente il crollo è avvenuto all’interno di uno dei giganteschi crepacci posti lungo la sua superficie.Dopo circa 2 ore e mezza di marcia giungiamo all’ometto a quota 3000 m dove i tecnici compiono le misurazioni.Io, per ingannare l’attesa vado a farmi un giretto sul Ghiacciaio del Palon de la Mare dove misuro 70 cm di neve dei quali 25 freschi.La discesa si rivela poi più veloce del previsto grazie alla neve piuttosto portante.Bella giornata in ambiente come sempre super. |
Data immissione | 10/11/2005 11.38.40 |