Numero 189
Nome rebiglio
Posta elettronica rebiglio@virgilio.it
Gita Cima Fontana
Data 20 /07 /2006
Regione Lombardia
Via di salita Cresta SW
Partenza Campo Moro
Quota partenza 1990
Quota arrivo 3068
Dislivello effettivo 1078
Difficoltà EE
Rifugio appoggio eventualmente Bivacco Anghileri-Rusconi
Attrezzatura consigliata  
Rischio valanghe 0
Condizioni trovate Ottime
Valutazione itinerario Ottimo
Commento Da Campo Moro si percorre la sterrata in direzione della diga di Alpe Gera e, raggiunto il muraglione, si procede in piano costeggiando la sponda destra dell’invaso, seguendo le indicazioni per l’Alpe Gembrè (giro del lago). Dall’Alpe Gembrè, lasciato l’itinerario per il Rifugio Bignami, si prende a salire con ripide svolte sino a sbucare nel verdeggiante pianoro di quota 2.440 circa, la cui sommità è rappresentata dall’ampia sella del Passo Confinale, ove è già ben visibile il bivacco Anghileri-Rusconi. Anziché procedere verso il passo si attraversa il pianoro superando il ruscello, portandosi alla base del ripido pendio erboso che scende direttamente dalla cresta SW della Cima Fontana. Lo si risale faticosamente, senza via obbligata, sino all’attacco della cresta vera e propria. Svolgendosi questa prima parte di salita su pendio erboso, intervallato qua e là da qualche sfasciume, è bene evitarla con terreno bagnato. La cresta, mai veramente esposta, è costituita per lo più da rocce rotte, qualche facile paritina e solo in prossimità della vetta da sfasciumi un poco instabili, caratteristiche tali da rendere comunque la salita nel complesso piacevole e divertente. I pochi passaggi impegnativi si possono agevolmente superare appoggiando ove più logico, sull’uno o l’altro versante. La posizione abbastanza isolata e la quota non trascurabile (mt. 3.068 slm.) fanno della Cima Fontana un ottimo punto di osservazione sui monti circostanti. Particolarmente suggestiva, ancorchè impressionante, la vista sulla sottostante diga di Alpe Gera, specialmente se la si osserva man mano che si prende quota. La discesa, per la via “normale”, avviene inizialmente su sfasciumi, quindi è possibile intercettare qualche debole traccia di sentiero (segnalazioni bianco-rosse ed ometti); per magri pascoli si perviene infine al bivacco Anghileri-Rusconi, da cui con diverse varianti è possibile fare rientro a Campo Moro. La via più suggestiva, per escursionisti di buona lena, è senz’altro rappresentata dalla traversata, per la cresta di confine, dell’intera Costiera delle Ruzze, sino al Corno delle Ruzze (ottimo belvedere sulla Valle di Poschiavo e sul vicino sottogruppo Scalino-Canciano). Di qui, mantenendosi sempre nei pressi della linea di confine, si raggiungono i passi d’Ur e Canciano da cui, seguendo le abbondanti segnalazioni dell’Alta Via della Valmalenco è possibile rientrare a Campo Moro transitando per il passo, i laghetti, la piana e l’alpe di Campagneda.
Data immissione 21/07/2006 15.00.39

Back