Numero 21
Nome Grigna Settentrionale (2410 m)
Posta elettronica grigna@on-ice.it
Gita Pizzo Alto (2512 m)
Data 28 /05 /2005
Regione Lombardia
Via di salita alta via della Valsassina
Partenza Premana (inizio pese)
Quota partenza 990
Quota arrivo 2512
Dislivello effettivo 1800
Difficoltà EEA
Rifugio appoggio Bivacco Taeggio
Attrezzatura consigliata da escursionismo orobico
Rischio valanghe 0
Condizioni trovate Mediocri
Valutazione itinerario Buono
Commento Che mazada! Partiamo io Rambo e Tiziano dal parcheggio a 2 piani che si incontra all’inizio di Premana. Imbocchiamo la comodissima mulattiera che si addentra nella Val Varroncello.Il Tiziano imprime un ritmo animalesco alla salita e in meno di 1 ora e mezza siamo all’Alpe Deleguaccio.Superando alcuni nevai, in breve raggiungiamo il Lago di Deleguaccio inferiore. Imbocchiamo un canale-camino attrezzato con catene che ci porta al bellissimo Laghetto di Deleguaccio superiore. Su pietrame e nevai residui, giungiamo alla Bocchetta di Deleguaccio dalla quale, attraverso diversi sali e scendi, perveniamo alla panoramica vetta.Peccato per la fortissima foschia che ci permette di vedere appena appena il Pim Pum e il Piz de Stavel, montagne rese mitiche dai racconti e dalle imprese Nibiesche. Rambo è già semi morto, nonostante questo decidiamo di proseguire verso il Monte Rotondo.Intraprendiamo così la lunghissima traversata su terreno assai ostico. Alcune catene facilitano i passaggi più esposti.La stanchezza inizia ad affiorare anche nelle mie gambe e in quelle di Tiziano anche perché il tratto di cresta è di quelli davvero maledetti.Apparentemente sembra tutta discesa ma, spesso e volentieri, alcuni strappetti in salita ci tagliano le gambe. Una volta giunti alla Bocchetta di Taleggio, dopo un breve consulto, decidiamo di scendere verso valle passando per l’omonimo bivacco. Su protoni a 40°, schivando una vipera che si fingeva morta, giungiamo a questo bivacco in un territorio tipico delle Orobie. Tutto abbandonato, sentieri totalmente cancellati dal crescere della vegetazione, solo qualche cartello ci indica che la strada è comunque quella giusta.Nei pressi delle Baite Taleggio, un bellissimo camoscio ci attraversa il sentiero. Ci sentiamo sempre più stanchi, complice anche il grande caldo. Ogni cascatella o fontana (d’acqua per fortuna ce n’era in abbondanza) viene presa d’assalto nel tentativo di riportare il nostro corpo in temperatura. Scendiamo fino a Caprecolo, dal quale, attraverso la comoda strada della Val Fraina giungiamo a Premana. A completare l’opera di sfinimento ci pensa questo paese, sviluppato in lunghezza. Oltre 1 km e mezzo su strada asfaltata per ritornare al parcheggio. Gita davvero lunga, 9 ore di cammino, 23 km di sviluppo resa ancor più dura dal grande caldo che ora pure a maggio non ci dà tregua.
Data immissione 29/05/2005 11.20.57

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