Numero 215
Nome Gruppo Ciaspolatori e Canalisti delle Grigne
Posta elettronica grigna@on-ice.it
Gita Week end in Val Zebrù
Data 26 /08 /2006
Regione Lombardia
Via di salita vari
Partenza Valfurva- frazione Niblogo
Quota partenza 1600
Quota arrivo 3150
Dislivello effettivo 2800
Difficoltà EE
Rifugio appoggio Rifugio V Alpini
Attrezzatura consigliata da escursionismo.
Rischio valanghe 0
Condizioni trovate Buone
Valutazione itinerario Ottimo
Commento Venerdì sera, in extremis, dopo aver consultato tutti i bollettini mete possibili e immaginabili, decido che il week end glaciologico in Val Zebrù s’ha da fare. Prendo accordi con il Rosso e cerco invano di convincerlo a seguirmi nei rilievi. La sveglia alle 5 gli fa cambiare idea, ci troveremo la sera del sabato al rifugio V Alpini…… Dal parcheggio di San Nicolò Valfurva, carico come un mulo, mi metto in sella e risalgo con la mountain bike la lunghissima Val Zebrù. Purtroppo, alcuni problemi al cambio (stile F1), mettono fuori uso i rapporti più agili e così, nei punti più duri della salita, sono costretto a smontare di sella. Comunque procedo assai rapido e, in circa 1 ora, sono alle Baite di Campo. Nascosta la bicicletta dietro un cespuglio e liberatomi dei “ferri”, risalgo veloce i 750 m di dislivello che mi separano dalla fronte del Ghiacciaio del Forà. Con manovre un po’ macchinose per via del rilievo in solitaria, faccio le misure frontali (-17 m in un solo anno!) e ridiscendo nuovamente alle Baite Campo.Il tempo è ancora molto buono, nonostante le previsioni dessero temporali dal pomeriggio. Ripresi i “ferri” salgo alla Baita del Pastore e imbocco il sentiero per il Passo dello Zebrù. Lo risalgo fino a circa 2700 m dopo di che mi abbasso fino al torrente per raggiungere poi la fronte del Ghiacciaio dei Castelli Est. Poco sopra, eccomi alla Stazione fotografica 512, punto di osservazione dei Ghiacciai Miniera e Castelli Ovest. Il Gran Zebrù ormai incappucciato, mi spinge a ripartire subito e, dopo esser ridisceso al torrente, ecco gli ultimi 400 massacranti metri di dislivello per raggiungere Rosso e Marta al rifugio V Alpini. La domenica mattina, ci svegliamo sotto una coltre nevosa di 5 cm. Alcune schiarite, convincono me e il Rosso a fare un tentativo. Giunti sul Ghiacciaio dello Zebrù, con un’ottima andatura raggiungiamo la quota 3150 dopo di che, la ripresa della nevicata e, il sopraggiungere della nebbia, ci costringono a tornarcene a valle. Riprese le biciclette, arrivare alle auto è una goduria immensa. Partecipanti: il sabato da solo. La domenica con Rosso e Marta.
Data immissione 28/08/2006 12.53.34

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