Numero 253
Nome Gruppo Ciaspolatori e Canalisti delle Grigne
Posta elettronica grigna@on-ice.it
Gita Cima dei Laghi Gelati (3258 m)
Data 12 /11 /2006
Regione Lombardia
Via di salita vari sentieri
Partenza Ponte del Guat
Quota partenza 1550
Quota arrivo 3258
Dislivello effettivo 1750
Difficoltà EE
Rifugio appoggio Rifugio Tonolini
Attrezzatura consigliata da escursionismo
Rischio valanghe 0
Condizioni trovate Discrete
Valutazione itinerario Buono
Commento Monte Pasquale, Catinaccio di Antermoia, Catinaccio, Roda di Vael, Latemar, Becca di Monciair, Tresenta, Monte Tagliaferro, Porta di Buciaga, Val di Genova, Pizzo di Gino, Pizzo Stella, Pizzo Ligoncio, Pizzo Biorco, Alben, Monte Baldo, ecco l’elenco delle cime che hanno intasato i centralini della Telecom, della TIM e della Vodafone tra venerdi mattina e sabato mattina. A proposito, dovrebbero darci un premio fedeltà. Venerdì sera, la meta prefissata era il rifugio Mandrone con traversata alla Lobbia. Fortunatamente, una provvidenziale telefonata al Toffa, dice che la Val di Genova è chiusa, risparmiandoci così km e bestemmie nel momento in cui saremmo arrivati là. Alla fine la decisione cade sul Baitone, con pernottamento all’invernale del rifugio Tonolini. Sabato partiamo alle 9.30 dal Convento di Oggiono e ci dirigiamo verso la Val Malga passando per l’Aprica. Ci fermiamo a fare una mega spesa comprensiva di salamele da cucinare sulla stufa del rifugio. Giunti a Ponte del Guat, la voglia di camminare è pari a zero! Nonostante ciò, arriviamo al rifugio Tonolini abbastanza celermente. Depositati gli zaini, il pomeriggio trascorre con una gara di lancio di massi nel lago gelato e con scene di ordinaria follia. Calata la sera, si inizia a cucinare. Passano in rassegna risotto coi funghi, risotto alla milanese, penne tricolori, formaggio fuso, panini con salamelle e per concludere, crostata ai mirtilli. Il tutto condito con cantate a squarciagola. Alle 21 e 30, tutti in branda con temperatura alla “Rosso” (3°C). La sveglia suona alle 8.15 e, dopo la colazione, ci incamminiamo alla volta dei Laghi Gelati con meta principale il Corno Baitone. I numerosissimi segni sulle gande immani della conca, tutto ad un tratto, scompaiono nel nulla lasciando sul proseguimento della salita un enorme punto di domanda. La relazione scarna che abbiamo non ci aiuta e, dopo un po’ di ricerche, troviamo degli ometti che portano verso l’alto. Solo una volta in cima, capiamo di aver raggiunto la Cima dei Laghi Gelati, impossibile proseguire al Corno Baitone lungo la cresta. Tornati al rifugio, sistemiamo tutte le cose e intraprendiamo la discesa che ci riporta alla Rosso mobile quando son già calate le tenebre. Dopo una sosta mangereccia in una pizzeria d’asporto di Morbegno, visita a casa Nibi con caffè e l’immancabile bottiglione di coca-cola. Per essere una gita di ripiego, direi che è riuscita davvero molto bene. Risate e scemate a profusione! Partecipanti: io, Rambo, Luca Bono (il briosciaro o il sacrestano) e Leonardo detto il Rosso, da ieri detto anche il benpensante.
Data immissione 13/11/2006 10.56.59

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