Numero 9
Nome Luca Colzani&Riccardo Scotti&Teo Mazza
Posta elettronica grigna@on-ice.it
Gita Val Lèsina Tour!
Data 26 /03 /2005
Regione Lombardia
Via di salita Varie
Partenza Delebio
Quota partenza 250
Quota arrivo 250
Dislivello effettivo 1700
Difficoltà E
Rifugio appoggio Rifugio Alpe Legnone (chiuso)
Attrezzatura consigliata da escursionismo
Rischio valanghe 0
Condizioni trovate Ottime
Valutazione itinerario Ottimo
Commento Dopo il forfait di Rambo per problemi ad un ginocchio, mi aggrego al Nibi con l’intenzione di salire la Cima Brusada nei Cech. Quando arrivo a casa del Nibi però, il tempo è già schifosissimo (finalmente) e quindi optiamo per un Lèsna tour in compagnia anche del Teo Mazza. Dopo averlo prelevato di casa, neanche dopo 300 m, parcheggiamo il Papero Pinin nei pressi della centrale elettrica di Delebio. Risaliamo allegramente la strada che conduce a Osiccio, grazioso gruppo di baite dove, da quello che ho capito, in estate si riversa mezza Delebio. Passando attraverso le baite di personaggi ormai famosi (grazie ai mitici racconti Nibieschi), giungiamo a Panzun immersi in una nebbia orobica.La fame si fa sentire ma decidiamo di mangiare sui tavoli dell’Alpe Legnone.In mezz’oretta siamo al Rifugio Alpe Legnone ma con sorpresa, mi accorgo di non aver nulla di commestibile nello zaino, il tutto è rimasto in macchina, a rischio fagiano! Ci dividiamo quindi la merenda del Nibi dopo di che il Teo tenta invano di spodestare il Paglia dal trono delle verticali. Non ci riesce e anzi….rischia pure di fracassarsi mezzo. Inizia a piovere e quindi ripartiamo verso Piazza Calda (Ciazz Cold) dalla quale scendiamo a Canargo. Qui inizia il tratto più orobico della camminata con nebbione paura e boschi impervi.Fortunatamente e stranamente, rimaniamo sempre su sentiero, ci alziamo prima di quasi 200 m per poi ridiscendere nel Canaà d’Arzac. Poco sopra, ci divertiamo a far rotolare sassi giù dai dirupi facendo uscire quello che di bambini c’è in noi. Ma la pioggia aumenta e anche il ritmo si fa incalzante.Raggiungiamo il Punt de Stavel dopo di che, attraverso l’Oga de Andel, su terreno assai viscido per via delle foglie e delle pietre bagnate, raggiungiamo Piazza dove il Nibi ci mostra la sua graziosa baita. Dalla Piazza a Delebio, è questione di una mezz’oretta sotto la pioggia battente. Una volta tornati dal Nibi, dopo una foto al fagiano che ormai si è impossessato del suo prato e che fortunatamente non ha mangiato i miei viveri, perdiamo qualche minuto per districare le stringhe dei miei scarponi con l’ausilio di una pinza. Bel giro che finalmente mi ha permesso di conoscere tutti quei luoghi spesso nominati dal Nibi nei suoi racconti. Peccato per il tempo, la visibilità è praticamente sempre rimasta sotto i 50 metri!
Data immissione 27/03/2005 12.04.18

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