Numero 92
Nome rebiglio
Posta elettronica rebiglio@virgilio.it
Gita traversata M.te Combolo-Vetta Salarsa
Data 24 /09 /2005
Regione Lombardia
Via di salita confine ITA-CH
Partenza Prato Valentino
Quota partenza 1700
Quota arrivo 2900
Dislivello effettivo 1200
Difficoltà EE
Rifugio appoggio Alb. Baita del Sole; rif. Anzana (Svizzera)
Attrezzatura consigliata  
Rischio valanghe 0
Condizioni trovate Ottime
Valutazione itinerario Ottimo
Commento Da Prato Valentino si risalgono le piste da sci o in alternativa (e meno faticosamente) la stradetta di servizio, sino alla stazione di arrivo della seggiovia. Nei pressi, poco più a monte, si stacca la mulattiera militare che, costeggiando il verante meridionale della lunga costiera che dal Pizzo Cancano va alla Vetta Salarsa, scende poi verso Tirano. Si ignora però la deviazione, e continuando sempre sulla stradetta di servizio, si raggiunge l’arrivo della sciovia, ove termina l’area sciabile, nei pressi del M.te Brione da cui si apre un improvviso e quanto mai interessante panorama sulla testata della Val Fontana. Dal M.te Brione si prosegue per cresta verso il M.te Calighè, dapprima per rocce rotte e accatastate, quindi per ripidi pendii erbosi. Conviene tenersi piuttosto sul versante di Teglio (sud) evitando completamente un tratto di cresta molto affilato e assai esposta su entrambi i versanti. Si riafferra la cresta nei pressi di un evidente ometto: a questo punto, cessate le maggiori difficoltà, si perviene alla sommità del M.te Calighè, quotata 2.698 metri. Dalla vetta si discende senza particolari difficoltà verso E all’evidente e ampia sella che la separa dalla cima secondaria quotata 2.692; di qui, su terreno in parte friabile ma non difficile si raggiunge la B.tta della Combolina, passaggio obbligato lungo la “normale” del M.te Combolo. [Volendo evitare completamente la traversata Brione-Calighè, si può raggiungere la B.tta della Combolina direttamente dalla mulattiera militare in precendeza menzionata, staccandosene sulla sinistra, poco prima del P.so del Meden]. Dalla B.tta della Combolina si imbocca un sentierino, via via meno evidente, che da ultimo adduce alla pietraia sottostante la vetta del M.te Combolo, che si raggiunge senza via obbligata. Panorama: senza dubbio uno dei più ampli e migliori della zona. Dalla vetta, gettando lo sguardo verso la B.tta della Combolina, è possibile notare la presenza di due tracce di sentiero: quella percorsa in salita, ed una che si mantiene più alta. Scesi dal Combolo, non appena possibile si imbocca la traccia più alta, sino a che non è possibile salire direttamente alla cresta, non distante da un grosso ometto che si trova già in territorio elvetico. Dapprima per pietraia, quindi per rocce montonate e magri pascoli, si giunge all’ampio P.so del Meden. [Più comodamente si può giungere al passo scendendo dal M.te Combolo alla B.tta della Combolina, da cui alla mulattiera militare che transita proprio appena sotto il valico]. E’ ora possibile proseguire integralmente per cresta sino alla Vetta Salarsa, passando per il Pizzo Cancano, il Colle d’Anzana, la q. 2.344 e il Colle Salarsa, seguendo l’andamento dei cippi di confine: traversata divertente ed interessante panoramicamente; un minimo di attenzione richiede il primo tratto in discesa dal Pizzo Cancano verso il Colle d’Anzana, anche se le maggiori difficoltà possono essere evitate appoggiando indifferentemente su l’uno o l’altro dei versanti. Dalla Vetta Salarsa si punta verso sud, per rada vegetazione, ed in breve si intercetta la mulattiera militare che porta a Lughina, ove termina la carrozzabile (inizialmente asfaltata, poi sterrata) che sale da Villa di Tirano. E’ comunque possibile, specialmente dopo Novaglia, sfruttare diverse scorciatoie, in particolare una caratteristica mulattiera che ripidamente si abbassa sino al piano. Nel complesso una bella escursione, per l’ambiente solitario e il vasto panorama, lunga e un po’ “estenuante” nel finale, visti i circa 1800 metri in discesa dalla Vetta Salarsa sino a Villa di Tirano.
Data immissione 26/09/2005 16.16.11

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