Nunero report 64
Nome Ricky Scotti
Indirizzo e-mail canaadarzaac@katamail.com
Nome gita Pizzo Stavello della Val Lesina
Data svolgimento 9/3/2003
Regione Lombardia
Partenza Ponte di Stavello (delle guardie)
Quota partenza 890
Quota arrivo 2259
Dislivello effettivo 1400circa
Difficoltà Buon sciatore-alpinista
Esposizione prevalente salita Nord
Esposizione prevalente discesa Sud-est
Neve prevalente Farina pesante
Altra neve Trasformata
Rischio valanghe 2
Condizioni itinerario Discrete
Valutazione itinerario Eccezionale
Commento grande gita di oggi anche oggi... Sci ai piedi quasi subito dopo il Ponte di Stavello (raggiunto in trial). Alcuni tratti diffcili e "ravanosi" prima delle baite "i soi" di Stavello, poi i pascoli dell'alpeggio hanno consentito una più facile salita. Traccia completamente vergine e molto (troppo) profonda, a volte affondavo fino al ginocchio! Dopo l'ultima baita "barec de scima" 1800m già allo stremo delle forze (il Puntel non stava bene e non riusciva a darmi il cambio in fase di battitura) abbiamo deciso di continuare sul residuo di valanga del canalino che scende direttamente dalla bocchetta dell'"Ala del Nibi". Abbandoniamo così per questo tratto la via estiva di salita! Dopo una lunga serie di stretti zig-zac dobbiamo mettere gli sci nello zaino e proseguire a piedi perchè il canalino si restringe e si impenna. Lo risaliamo a fatica (40° circa) in neve durissima, quando questo gira leggermente a sinistra lo abbandoniamo risalendo un ripidissimo pendio di neve farinosa molto instabile sempre a piedi sulla linea di massima pendenza. Affondiamo fino alla vita e la salita è molto faticosa! Arrivati infine alla b.ta rimettiamo gli sci e risaliamo ora la larga cresta che porta in vetta. Quando questa si impenna dobbiamo continuare a piedi perchè la neve è troppo trasformata e instabile. questo tratto è il più duro, pendio di 30-35° con la neve che a tratti arriva vicino alle ascelle, un'impresa battere la traccia. Ci diamo il cambio spesso perchè questo lavoro da "aratri" è sfiancante. Giungiamo poi in un tratto dove la cresta diventa più pianeggiante ed affilata. Ormai allo stremo (e con la preoccupazione che la neve "molli" troppo e non ci consenta una discesa in sicurezza) decidiamo per un attimo di desistere. Dopo aver constatato che da lì in avanti la cresta è percorribile riprendiamo la salita e in pochi minuti siamo in vetta!! La discesa dal versante sud-est è ottima su neve trasformata e portante, me la godo solo in parte per la preoccupazione che il pendio intero scenda con me(pochi metri più in la una grossa valanga di fondo già scesa ci tiene sull'attenti). Ormai in zona fuori pericolo decidiamo di fermarci per una indispensabile sosta...da qui in giù la neve è pessima, pesantissima e inconsistente,però l'ambiente è favoloso,la selvaggia e grandiosa valle di Mezzana è una perla preziosa! Poco dopo la casera di Mezzana togliamo gli sci e continuiamo a piedi fino alle moto dopo aver attraversato un insidioso canale ricolmo di ghiaccio! gita eccezionale! Questa è la prima salita scialpinistica assoluta del Pizzo Stavello! olè :-)
Data di inserimento report 03/09/2003 22.01.37

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